Marotta fa tremare i tifosi Inter: cosa ha detto su rinnovi e offerte shock

L'ad nerazzurro ha risposto sul futuro della squadra tra mercato e contratti in scadenza, intervenendo anche sullo scontro tra Lega Serie A e Figc

“Diventare campioni d’Italia e vincere la seconda stella è qualcosa di straordinario. Ricevere il riconoscimento da parte di tutti è gratificante, per il lavoro dell’allenatore e della squadra. Sono molto orgoglioso di rappresentare questo modello vincente”. Sono le parole di Beppe Marotta, che in occasione dell'evento "Il Foglio Sportivo torna a San Siro", organizzato presso l'impianto dove lunedì i nerazzurri si sono laureati campioni d'Italia per la 20ª volta, ha risposto sul futuro della squadra tra mercato e rinnovi.

Marotta sul futuro dell'Inter

“Il futuro? La conduzione tecnica di Simone Inzaghi non si discute - ha dichiarato l'ad nerazzurro - discuteremo del contratto su indicazioni del presidente e non faremo rivoluzioni nella squadra all’insegna della sostenibilità ma con l’obiettivo di centrare altri successi”. E ancora: “Mantenere l’attuale organico significherebbe mantenere un gruppo vincente e questo sarebbe già tanto, di conseguenza agiremo con alcuni acquisti che ufficiosamente abbiamo già fatto per puntellare già una squadra molto forte”.

Marotta e il rinnovo dei big

“Abbiamo ancora dei margini di miglioramento - ha proseguito Marotta - per fare si che questa squadra mantenga quel ruolo da protagonista che gliè riconosciuto negli ultimi anni. Non abbiamo alcuna ansia di intervenire su giocatori in scadenza, con Ausilio e Baccin analizzeremo il parco giocatori che richiede il prolungamento di alcuni contratti per creare uno zoccolo duro di atleti che hanno un senso di appartenenza verso questa maglia”. L'ad dell'Inter ha poi detto la sua a proposito delle offerte di mercato che potrebbero riguardare alcuni giocatori della rosa.

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Marotta, le offerte irrinunciabili e il destino dei giocatori

“Offerte irrinunciabili? Nel calcio di oggi di incedibili credo non si debba più parlare, perché oggi il destino è sempre più nella testa dei giocatori - ha aggiunto - . In questo momento devo dire che tutti i giocatori tesserati con noi hanno espresso la volontà di proseguire anche perché siamo l’Inter, una delle migliori squadre d’Europa”.

Marotta: "In Inzaghi ho sempre creduto"

Sul tecnico piacentino, simbolo della seconda stella: “In Inzaghi ho sempre creduto, a partire da quando c'era da sostituire Conte. Io ho avuto la fortuna di averlo avuto un anno alla Sampdoria, con Piero Ausilio e Dario Baccin, con i quali condividiamo tutte le scelte tecniche perché sono due professionisti di alto livello, siamo andati dritti". "Ci fu l'avvicendamento con Conte, dovevamo agire rapidamente e non abbiamo pensato tanto - ha ricordato - abbiamo agito, creando magari qualche scompenso a Lotito, che immaginava di proseguire con lui il rapporto. Poi è normale che passando dalla Lazio all'Inter si paga un scotto iniziale, ma Simone ha dimostrato di potersi inserire in un grande club. Le pressioni in questi casi sono una delle componenti più difficili da gestire, ha dimostrato di essere una persona intelligente”.

"Non amo creare tensioni"

“Lo scontro tra Lega Serie A e Figc? È un tema delicato, non sono una persona che ama creare delle tensioni. Io penso che tra Lega e Federazione ci deve necessariamente essere dialogo e collaborazione. La capacità dei dirigenti è quella di dialogare per raggiungere certi obiettivi, non serve fare muro contro muro. Io personalmente mi adopererò perché si possa ottenere qualcosa di meglio per la Lega senza andare a sbattere contro il muro”, ha concluso Marotta.

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Marotta e il debito Inter

“Il rifinanziamento del debito? E’ una cosa che non riguarda direttamente l’Inter ma la proprietà, sono sicuro che breve darà notizie ufficiali. Posso tranquillizzare tutti che Zhang ha confermato la volontà di proseguire, è una persona di qualità che ha capito come fare il presidente dando protezione ma lasciando lavorare. Credo a breve ci sarà una conclusione positiva”. Queste le parole dell’ad dell’Inter Beppe Marotta a proposito del debito da quai 400 milioni della proprietà con il fondo americano Oaktree in scadenza il 20 maggio: “Zhang da persona intelligente ha capito che non può agire personalmente su tutto e quindi ha delegato a noi, poi lui è sempre presente ma se qualcosa non va siamo noi i responsabili”

"Primo Scudetto alla Juve indimenticabile"

Uno Scudetto speciale, ma Marotta non dimentica il suo passato alla Juventus. “Quando vinci il primo Scudetto è sempre qualcosa di particolare, per questo non posso dimenticare il primo vinto con Conte alla Juve così come il primo all’Inter sempre con Conte”. Secondo Marotta però “è speciale anche questo Scudetto che ha portato la seconda stella, due titoli vinti con due bravissimi allenatori”.

"Thuram mi ha sorpreso"

Marotta ha concluso: "Spesso, nello sport, anche in buona fede, si tende a catalogare l'arrivare secondi o terzi. Questo vale sia per la squadra che per il singolo. Quando si arriva secondi o terzi non è necessariamente un fallimento può darsi che sia frutto di qualche errore, ma va pesata la sostanza e c'è da capire se l'allenatore risponde a determinati profili. Inzaghi lo ha sempre fatto e di conseguenza non c'era la necessità di avvicendamento. Abbiamo perso quello scudetto, ma anche gli altri sono stati più bravi di noi. Non si può sempre vincere, bisogna valutare ed è fondamentale almeno considerare 4-5 anni”. Infine sui nuovi acquisti chi lo ha "sorpreso di più è Thuram ma devo dire che tutti si sono distinti”.

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“Diventare campioni d’Italia e vincere la seconda stella è qualcosa di straordinario. Ricevere il riconoscimento da parte di tutti è gratificante, per il lavoro dell’allenatore e della squadra. Sono molto orgoglioso di rappresentare questo modello vincente”. Sono le parole di Beppe Marotta, che in occasione dell'evento "Il Foglio Sportivo torna a San Siro", organizzato presso l'impianto dove lunedì i nerazzurri si sono laureati campioni d'Italia per la 20ª volta, ha risposto sul futuro della squadra tra mercato e rinnovi.

Marotta sul futuro dell'Inter

“Il futuro? La conduzione tecnica di Simone Inzaghi non si discute - ha dichiarato l'ad nerazzurro - discuteremo del contratto su indicazioni del presidente e non faremo rivoluzioni nella squadra all’insegna della sostenibilità ma con l’obiettivo di centrare altri successi”. E ancora: “Mantenere l’attuale organico significherebbe mantenere un gruppo vincente e questo sarebbe già tanto, di conseguenza agiremo con alcuni acquisti che ufficiosamente abbiamo già fatto per puntellare già una squadra molto forte”.

Marotta e il rinnovo dei big

“Abbiamo ancora dei margini di miglioramento - ha proseguito Marotta - per fare si che questa squadra mantenga quel ruolo da protagonista che gliè riconosciuto negli ultimi anni. Non abbiamo alcuna ansia di intervenire su giocatori in scadenza, con Ausilio e Baccin analizzeremo il parco giocatori che richiede il prolungamento di alcuni contratti per creare uno zoccolo duro di atleti che hanno un senso di appartenenza verso questa maglia”. L'ad dell'Inter ha poi detto la sua a proposito delle offerte di mercato che potrebbero riguardare alcuni giocatori della rosa.

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