L'Aviglianese riaccoglie Rino Grasso, alla guida dell'Under 17

"Avevo deciso di rimanere fermo. Ma la voglia di tornare sul campo ha prevalso" le sue parole
L'Aviglianese riaccoglie Rino Grasso, alla guida dell'Under 17

AVIGLIANA – In attesa del debutto ufficiale, Avigliana e l’Aviglianese riaccolgono Rino Grasso. Il nuovo allenatore dell’Under 17 arancionera ha mancato il suo esordio a causa delle condizioni impraticabili del terreno di gioco dell’impianto di via Suppo, che hanno negato ai suoi ragazzi e a quelli del Lucento di scendere in campo nel turno di domenica 14 gennaio. Per lui, tornato ad allenare nel settore giovanile dopo le esperienze con i grandi, prosegue il periodo di conoscenza con un gruppo che nel girone di andata ha raccolto meno di quanto potesse fare.

“Quest’anno avevo deciso di stare fermo dopo la retrocessione con il Giaveno dalla Prima alla Seconda Categoria”, esordisce Grasso, nuovo allenatore dell’Aviglianese Under 17 dal 27 dicembre. “L’idea di rimettermi in pista con le giovanili, dopo qualche giorno di riflessione, mi è piaciuta. Sicuramente la voglia di tornare sul campo ha prevalso, come l’idea di insegnare nuovamente ai ragazzini. Sono stati questi i motivi che mi hanno dato la spinta per provare questa nuova avventura”.

Un’avventura diversa, piena di incognite, o per lo meno all’inizio. “Come sta andando? Devo essere sincero. Inizialmente ho pagato la differenza di età con il gruppo. I primi allenamenti non sono stati facili per me, ma dopo qualche giorno di lavoro posso dire di essere contento. Il gruppo mi sembra che risponda bene. L’entusiasmo è quello di sempre. L’obiettivo sarà quello di far uscire questa squadra da una crisi abbastanza profonda”. Per farlo Grasso non potrà contare sul mercato, in quanto dalla finestra invernale non è arrivato nessuno, ma questo non sembra spaventarlo. “No, abbiamo mantenuto il gruppo di inizio stagione. Cercherò di portare entusiasmo a tutti i miei ragazzi, che ad oggi sono demoralizzati ed è piuttosto normale, vista la classifica e il loro passato, fatto di stagioni ai vertici seppur ai provinciali. Per questo mi interessa creare una bella armonia, tra me e loro. Un’armonia serena ma con la determinazione giusta. Poi, se tutto questo, porta ad un risultato storico, meglio ancora”.

Per lui nato e cresciuto ad Avigliana, insieme ai componenti della società, non c’è posto migliore per tentare una vera e propria impresa. Salvare l’Aviglianese vorrebbe dire vincere 2-3 campionati regionali in una qualsiasi società top di Torino. Se l’armonia dentro lo spogliatoio si sta costruendo piano piano, lo stesso non si può dire con i membri della società, che per Grasso sono gli “amici di una vita. "Se si pensa che sono cresciuto in Borgo Vecchio, insieme ad Archinà, Rosa Brusin e via dicendo. Ci conosciamo tutti molto bene. Per me è stato come tornare a casa. Anzi, mi sento a casa e per questo sono proprio contento”.

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