Condotta violenta ed espressione blasfema: il giudice sportiva non perdona

Sei giornate di squalifica per Filippo Ballestrero della Novese e Nicolò Donadio del Pianezza Under 16; a Pagliano del Fossano quattro per un'espressione ingiuriosa
Condotta violenta ed espressione blasfema: il giudice sportiva non perdona

Non sempre, purtroppo, dal calcio giovanile arrivano belle storie fra chi si fa strada e si fa notare e chi regala gioie alla propria squadra. È il caso di quattro giovanissimi ragazzi, appartenenti rispettivamente alla Novese, al Pianezza, al Fossano Calcio e all'Alba Under 16 che, nell'ultimo turno di campionato, si sono resi protagonisti di episodi spiacevoli che li costringeranno a star fuori dai campi da gioco per un po'.

Partiamo da Ivan Scutaru dell'Alba che, come stabilito dal giudice sportivo nell'ultimo comunicato, ha rimediato una squalifica per due gare effettive per "comportamento offensivo nei confronti di un dirigente della squadra avversaria". Di sicuro, fra i quattro, è colui il quale rimarrà fuori dai campi il meno possibile. E potrà così fare il suo ritorno sul rettangolo di gioco fra tre settimane.

È andato meno bene, invece, a Nicolò Pagliano del Fossano Calcio, poiché il classe 2008 sarà costretto a rimanere fuori per bene un mese perché, secondo quanto riportato dal direttore di gara e poi stabilito dal giudice sporito, avrebbe "rivolto all'arbitro, al minuto 15 della ripresa un'espressione ingiuriosa. Sanzione ai sensi dell'art. 36, comma 1 lett. a) CGS".

Passiamo, infine, indubbiamente al caso più spigoloso e grave, che ha coinvolto Filippo Ballestrero della Novese e Nicolò Donadio del Pianezza: entrambi appartenenti alle formazioni Under 16, sono stati squalificati dal giudice sportive per ben sei gare effettive, ovvero sei settimane. E il motivo, a leggere il comunicato, è francamente grave: "Espulso per condotta violenta consistita nell'aver colpito intenzionalmente, a gioco fermo, un calciatore avversario alla caviglia, procurandogli un lieve dolore, senza ulteriori danni fisici. Alla notifica del provvedimento disciplinare reagiva con proteste scomposte, frasi irrispettose e minacciose nei confronti dell'arbitro, rallentando l'uscita dal terreno di gioco, per poi recarsi (invece che negli spogliatoi) sugli spalti, insistendo nelle proteste e nelle frasi volgari ed intimidatorie nei confronti dell'arbitro. La sanzione tiene conto della complessiva condotta del tesserato nonché delle previsioni all'art. 36, comma 1 lett. a) CGS" è il provvedimento preso nei confronti di Ballestrero, mentre questo è quanto ha stabilito il giudice sportivo per quanto riguarda Nicolò Donadio: "Espulso per aver pronunciato espressione blasfema, mentre usciva dal terreno di gioco rivolgeva all'arbitro espressioni ingiuriose e minacciose, quindi sferrava un calcio contro la rete che delimita il terreno di gioco, e rientrava in campo a torso nudo. Sanzione determinata in considerazione della condotta complessiva del tesserato e della previsione di cui all'art. 36 c.1 lett. a del CGS". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...