Chisola e un vivaio che produce talenti: quanti esordi prima squadra

Da agosto a oggi sono ben sette i giocatori nati fra il 2007 e il 2005 che hanno giocato in D
Chisola e un vivaio che produce talenti: quanti esordi prima squadra

Quasi sempre, i settori giovanili dei club si pongono come obiettivo quello di produrre giocatori in funzione della prima squadra. A parole, lo dicono tutti. Ma poi, ciò che fa la differenza, ovviamente sono i fatti. E il Chisola ne è l'esempio, uno di quei club all'interno della regione Piemonte che fa del vivaio una risorsa importante. A confermarlo sono i numeri: da inizio stagione, ovvero da agosto, da quando è iniziata la stagione in Serie D per il Chisola, la formazione biancoblù ha fatto esordire ben sette giocatori provenienti dal vivaio. Tutti ragazzi nati fra il 2005 e il 2007.

A partire dai ragazzi più giovani, in questa prima parte di stagione ha esordiato il classe 2007 Daddy Naranjo Barrera: per lui 1 presenza in Coppa Serie D. Una bella soddisfazione per un ragazzo che ha fin qui soltanto 16 anni.

C'è poi l'annata dei classe 2006, invece, che è quella più robusta, con diversi giocatori ormai inseriti appieno all'interno della Prima squadra. E' il caso, soprattutto, di Alessandro Nisci, classe 2006 le cui presenze ammontano a 20, di cui una in Coppa: un vero e proprio punto fisso per il club ormai. Oltre a Nisci, hanno esordito anche Claudio Simonetti, 1 presenza in Coppa; Claudio Simonetti, 1 presenza in Coppa; Manuel Satta 4 presenze ed Edoardo Vada, 3 presenze di cui 1 in Coppa.

Fino ad arrivare ai calciatori più grandi in termini di età e, probabilmente, anche più maturi. Sono due i giocatori classe 2005 che hanno visto il rettangolo di gioco verde in Serie D: si tratta di Brando De Fazio, 3 presenze in campionato di cui 1 in Coppa ed Emanuele Luxardo, 2 presenze di cui una in Coppa. Quando c'è programmazione, arrivano anche i risultati. Non è un caso, difatti, che il Chisola abbia chiuso l'anno solare e il girone di andata al secondo posto, con 37 punti alle spalle della capolista Alcione. E continuando di questo passo anche nel 2024 il futuro non può che essere roseo.

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