Come ogni anno, arriva puntuale anche in questo 2023 il messaggio di auguri da parte dal massimo esponente del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta, il Presidente Mauro Foschia, che, attraverso i canali istituzionali, ha rilasciato un messaggio di speranza in vista della conclusione di un anno, come questo, di «rilancio e trasformazione».
«Care amiche e cari amici - ha esordito il Presidente -, siamo alla fine di un anno denso di sfide, in un periodo storico non certo facile. Talvolta è arduo trovare la speranza quando le notizie che ci circondano sono così negative. Pare che l'umanità non sappia trarre lezione dagli errori commessi in passato. Nuove guerre si aggiungono a quelle già in atto e la violenza assume connotazioni sempre più crudeli. In tutto ciò, i bambini e i più vulnerabili diventano involontarie vittime degli errori dei potenti, pagano il prezzo più alto e non possiamo ignorare questa realtà. Le difficoltà riportate dalle notizie che ci raggiungono ogni giorno rappresentano solo una parte di quello che realmente accade nel mondo. Sono certo che ognuno di noi e parte integrante del movimento sportivo abbia reagito con sgomento a tante notizie sconvolgenti. Molti di noi si interrogano sull’importanza delle nostre azioni quotidiane e sul desiderio di fare la differenza. Ecco perché da tempo ci siamo lanciati in un percorso che promuove i veri valori dello sport in ogni aspetto della nostra comunità. Non solo sul campo, ma anche nel tessuto sociale, valorizzando un ruolo centrale che ciascun individuo svolge nelle proprie società sportive. Quest’anno, segnato da partite, campionati e tornei, non solo ha segnato una fase di rilancio e rinnovamento, ma anche una trasformazione radicale del panorama sportivo, accompagnato sempre da un impegno crescente. Senza facile retorica, credo fermamente che ogni appassionato di calcio e di sport debba contribuire attivamente a cambiare il contesto che lo circonda a qualsiasi livello».
Il Presidente Foschia, attraverso il messaggio di auguri, ha voluto invitare tutti a spendere un pensiero per chi è meno fortunato, per chi è in difficoltà, riconducendo tale propensione ad un valore portante dello sport, a tutti i suoi livelli.
«Dobbiamo abbracciare il cambiamento e i valori fondanti dello sport, uniti dalla solidarietà, partendo dal nostro contesto locale fino a estendere il nostro impatto oltre ogni confine. Questo processo richiede risolutezza. Non c’è più spazio per le scuse. È una sfida che dobbiamo affrontare insieme, senza personalismi e con senso di responsabilità. Mentre ci avviciniamo alle festività natalizie è essenziale mettere al primo posto la convivenza basata sulla fratellanza, sulla pace e sulla condivisione. Come diceva il grande poeta Gianni Rodari, non è semplice, ma come potremmo affrontare le sfide se non con coraggio? È difficile fare le cose difficili, parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili, dare la mano al cieco e cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi. Questo invito è rivolto anche a tutti noi: può sembrare difficile andare oltre i nostri confini personali e raggiungere gli altri. Ma è proprio questo l’obiettivo dello sport: attraversare le difficoltà per diventare uomini e donne di valore. Per questo, da tempo collaboriamo con Compassion, un’associazione che aiuta i bambini in povertà. Non c’è momento migliore per fare la differenza e per questo vi invito a donare al fondo. Molte cose iniziano come difficoltà insormontabili, persino fare del bene e mostrare solidarietà al prossimo. Tuttavia, se i bambini possono impararlo, perché non potremmo farlo anche noi? Che il natale e l’inizio del nuovo anno siano veramente sereni per tutti noi, nessuno escluso».