Sinner, Musetti-Djokovic e la corsa al n° 1 della classifica ATP: "Spero che…"

Il tennista altoatesino si è presentato in conferenza stampa dopo il successo contro Kotov al Roland Garros

Jannik Sinner, dopo essere andato avanti nel Roland Garros imponendosi in tre set contro il russo Kotov, si è presentato in conferenza stampa per parlare della sfida di oggi e non solo. L'altoatesino ha dichiarato: "Il tempo oggi era diverso rispetto agli altri giorni. Faceva molto freddo, e le palle e il campo erano molto pesanti. Per quanto riguarda il tennis, oggi mi sono sentito abbastanza bene in campo. Fisicamente sento che devo ancora migliorare un paio di cose. È molto importante riposare, soprattutto domani. Sto cercando di essere pronto per il prossimo round. È uno Slam molto fisico, quindi cerco di considerare ogni singola situazione in campo in questo momento in modo positivo. So che ci sono momenti difficili, ma bisogna accettarli e vedere il lato generale. Sicuramente ho lavorato su certi movimenti in campo. Puoi provarli un po’ in palestra, ma devi andare fino in fondo nei match perché è lì che devi muoverti bene".

Sinner: "Musetti-Djokovic, spero in un bel match"

Jannik ha proseguito: "Sono felice in questo momento ma comunque devo migliorare un po’ la forma fisica, il riposo è molto importante in questi tornei. In generale posso essere contento di come sta andando questa settimana perché abbiamo iniziato con qualche dubbio e ora sembra che sto abbastanza bene. So di dover alzare il livello per il prossimo turno ma quello si sa". Infine, sulla possibilità di diventare numero uno del ranking Atp se Musetti dovesse imporsi su Djokovic: "Non l’ho visto spesso di persona in questo torneo anche perché spesso quando io sono qui a giocare lui si allena e viceversa. Gli manderò un in bocca al lupo. Più che altro speriamo in una bella partita. A me che piace vedere il tennis, spero sia un bel match, poi quello che succede succede. Io sono tranquillo e non sto pensando onestamente al n.1 o al n.2. Sono qua solo per conoscere meglio me stesso e a che livello posso giocare sulla terra battuta, e ancora più importante, tornare al 100%”.

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