Sta per esaurirsi il conto alla rovescia per il ritorno in campo di Jannik Sinner. Il campione azzurro è atteso agli Internazionali di Roma, al via il 29 aprile (con finale in programma il 28 maggio) sui rinnovati campi del Foro Italico, dove riceverà l'abbraccio del pubblico di casa, certo di riaccogliere il numero 1 al mondo, che con la complicità dei flop di inizio stagione di Alexander Zverev ha mantenuto la leadership della graduatoria internazionale. Alle sue spalle, anche Carlos Alcaraz, reduce dal ko in finale a Barcellona contro Holger Rune e tornato dunque al posto, ha faticato a trovare quella costanza che la scorsa stagione ha invece consentito all'altoatesino di scrivere pagine inedite del tennis italiano, consacrando poi l'annata con il secondo trionfo in Coppa Davis consecutivo. Il numero 1 Atp ha fatto della forza mentale la sua arma più forte, con cui è stato chiamato ad affrontare la vicenda Clostebol conclusa con il patteggiamento di 3 mesi di squalifica - vicenda che nonostante la trasparenza delle carte continua a ispirare ambigue e confuse dichiarazioni da parte di diversi atleti - . Nel mentre, un nuovo traguardo si aggiunge alla carriera di Sinner, atteso oltre che a Roma anche sulla terra rossa del Roland Garros, dove lo scorso anno ha ereditato il trono da Novak Djokovic.
Eguagliato Nadal, ora Federer e Djokovic
Lunedì 21 aprile 2025, Sinner inaugura la settimana numero 46 in vetta al ranking mondiale. Un primato personale che eguaglia il traguardo raggiunto dal re della terra rossa Rafa Nadal nel suo primo periodo, quello che va dal 18 agosto 2009 al 5 luglio 2009. L'azzurro vede ora un altro record all'orizzonte. Se dovesse infatti mantenere la leadership della graduatoria fino alla finale del Roland Garros prevista per l'8 giugno, diverrebbe il quinto giocatore dal 1973 a guidare il ranking per 52 settimane consecutive nel "primo mandato" da numero 1. Il record affiancherebbe così il due volte vincitore dell'Australian Open allo svizzero Roger Federer (237 settimane), lo statunitense Jimmy Connors (160), l'australiano Lleyton Hewitt (75) e il serbo Novak Djokovic (53).
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