MELBOURNE (AUSTRALIA) - È una vita che ti senti inadeguato sul campo, alla ricerca di un tempo che fu. L'età, gli acciacchi, il dritto rabberciato aprendo l'impugnatura per inseguire uno spin che lontanamente assomigli a quello dei campioni. E quel rovescio da panda, a una mano. Alla Federer, come hai sempre sognato pur crescendo negli anni di Borg, primogenito dei corridori bimani. Così, quando a più di 16mila chilometri da casa, nell'estate a testa in giù di Melbourne ti trovi in campo con Lorenzo Musetti, lui sì panda da proteggere più ancora di Stefanos Tsitsipas con quel colpo così bello e desueto e uscito dalla top 10, la prima cosa che fai è buttarti. "Mi fai fare qualche rovescio?". "Certo, vieni". Kooyong Stadium. La storica casa degli Australian Open fino al 1987 in attesa che le luci si accendano fra poche ore sulla Rod Laver Arena per Jannik Sinner e gli anelanti al suo trono, è per qualche ora di una delle famiglie del tennis. Quella che dal 1949 porta aventi l'acronimo Anima Sana In Corpore Sano. E che ha puntato sulla nuova Italia della racchetta. Lorenzo, l'ultimo arrivato. Jasmine Paolini, che sorride pochi metri più in là, dall'altra parte di un'altra rete. E si raccontano. Sul campo. Come non li hai mai visti. Prima palla? In rete. Oh oh. Anche quella di Musetti. Sicuramente vuole metterti a tuo agio. Seconda di là, terza anche, quarta pure. Quinta e sesta di rovescio. Guardi lui più che la pallina che arriva. Infatti arriva più forte. Ohi ohi. Vabbé. Un altro scambio con due slice e sei su un altro pianeta. Rovescio contro rovescio contro Musetti, la novità della famiglia Asics, la più ambita. In tutti i sensi. Al punto che il presidentissimo Mitsuyuki Tominaga, appassionato di tennis fin da bambino ("il mio idolo era Borg": pure lui...), lo fa arrossire davanti a tutti rivelando: "Quando ho svelato a mia moglie che avevamo firmato un contratto con te ha sospirato, mi da detto che sei un uomo che qualsiasi donna vorrebbe avere...". "Ecco, la mia compagna magari non è proprio d'accordo... - abbozza il toscano -. Diciamo che cercherò di essere il miglior ambasciatore possibile del brand con la bellezza del look e scaldando più donne possibili per avvicinarle al tennis".
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Musetti si presenta all'Australian Open con un nuovo look
Il nuovo look sbarazzino, rinnovato con l’arrivo qui in Australia, aiuta. "I capelli corti? Quando ero piccolo li tenevo lunghi per sembrare più vecchio, adesso li ho tagliati per sembrare più giovane. Per il prossimo look magari mi faccio biondo». Ha voglia di cambiamenti, di step in avanti dopo «la mia migliore stagione in assoluto" Lorenzo. Vuole di più. "Sì, è un anno di novità, forse per ora più estetiche che tecniche, ma a questi livelli contano i dettagli e l'innovazione. Di tutto questo credo il mio tennis non possa che beneficiarne per far sì che possa essere un annata ancora migliore di quella passata". Parte da abbigliamento scarpe, le Gel-Resolution X, che provi con lui. "Negli ultimi mesi ho voluto e vissuto cambiamenti molto repentini nella mia vita. Da quando avevo dodici anni ho usato scarpe di un altro marchio (Nike, ndr), poteva essere un momento critico, ma in due mesi ho trovato le soluzioni giuste per i miei piedi. Nella scelta mi ha aiutato vedere Alex (l'australiano De Minaur, ndr), il giocatore più veloce del mondo. Spero di diventare più rapido anch'io negli spostamenti. Ho trovato comfort e stabilità. E quando sei stabile in campo ti senti meglio e ti muovi meglio". Dettagli. "Tipo scivolare, che nel tennis moderno è diventato fondamentale". Non nella vita, tanto meno la famiglia con l'arrivo di Ludovico. Racconta dei sacrifici del tennista pro, di zero weekend e trasgressioni. Come negarsi una cena di tartufi e vino nelle Langhe con la compagna Veronica. Qui a Melbourne preferisce le passeggiate lungo il fiume ai casinò. "A quel gioco sono sfortunato, ma mi va bene esserlo sul campo da tennis".
Classifica Atp aggiornata
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