NEW YORK (Stati Uniti) - Andy Roddick è sempre stato molto diretto con le parole e anche in occasione delle ultime vicende che hanno riguardto Nick Kyrgios non si è tirato indietro. Il tennista australiano, recentemente infortunato e a rischio partecipazione all'Australian Open, non perde mai occasione di scoccare patetiche frecciate a Jannik Sinner sempre per il caso doping e A-Rod, stufo come tanti delle uscite di Kyrgios, gli ha risposto a tono nel suo podcast su YouTube Served with Andy Roddick.
Roddick: "Diffamatore, vive per like e commenti"
Le parole dell'ex numero 1 al mondo: “Qualche settimana fa, e questo è già sul limite della diffamazione, Nick ha lasciato intendere che, poiché ho scelto di comprendere e spiegare il contesto del caso di Iga Swiatek, cercando di portare alcune sfumature e che forse i protocolli antidoping sono troppo severi, avevo assunto sostanze dopanti per migliorare le mie prestazioni durante tutta la mia carriera. Sostiene che se diventi positivo dovresti essere sanzionato per sempre… ma a quanto pare anche se non sei mai risultato positivo… Questa è una cosa che mi ha dato molto fastidio. Nick mi vuole, vuole le interazioni. È un influencer del tennis in questo momento. Vive per i like e per la sezione commenti. Guarda, quello che dirò non è un’esagerazione: è uno dei tennisti più talentuosi che abbia mai visto. La sua magia è alla pari a quella dei big 3. Non puoi distogliere lo sguardo dallo schermo quando sta giocando bene. Tuttavia, la parte di Kyrgios che mi crea conflitto è l’ipocrisia con cui sceglie quando giudicare le persone” .
Roddick: "Sarai sempre quello che..."
Il vincitore dello US Open 2003 ha proseguito: "Kyrgios è stato il critico più esplicito di Sinner. Sì, è vero che Sinner è risultato positivo a due test antidoping. Questo è un fatto che sarà sempre lì. Ora puoi prendere la decisione di esaminare il contesto e capire che ci sono casi e casi molto diversi tra loro, così da permettere alle persone di comprendere meglio e concedere il beneficio del dubbio. Invece Kyrgios dice no: è doping, procede a mettere gli aghi nei commenti di un ragazzo di 16 anni e lo trasforma in qualcosa su se stesso, dicendo che pensava che fossero fratelli, blah blah blah - aggiunge - La sua difesa è che si trattava di una battuta, ma la mancanza di sensibilità che dimostri lasciando quel commento, riempiendo la sezione commenti di un 16enne…è assurda. Assurda. Perché dico questo? Beh, sei qualcuno che si è dichiarato colpevole di aver aggredito la sua ragazza, e lì vuoi che la gente capisca il tuo contesto, dicendo che eri in un brutto momento, che stavi assumendo droghe. Esatto: sarai il ragazzo che si è dichiarato colpevole di aver aggredito fisicamente una donna per sempre, proprio come Sinner per sempre sarà un ragazzo risultato positivo a dei test antidoping”.
Roddick: "Eri quello bullizzato e adesso cosa fai?"
Infine Roddick porta alla luce l'ipocrisia di Kyrgios concludendo: "Non oltrepasserei mai il limite che tu hai superato, ma hai sempre desiderato che le persone capissero il momento della tua vita in cui ciò è accaduto: non lo rende accettabile, ma cercavi di dimostrare che non eri in te. Hai sempre detto che soffrivi contro i bulli, che soffrivi mentalmente per gli insulti che ricevevi dalla stampa e dai commenti della gente… e adesso cosa fai? Mi accusi e vuoi che la gente capisca che quello che hai fatto è stato a causa del bullismo che hai subito? È pura e cruda ipocrisia.”