Tantissimo cuore, coraggio, un pizzico di faccia tosta e quell’energia supplementare che viene quando difendi i colori del tuo Paese. Sono gli ingredienti che hanno portato l’Italtennis in rosa per il secondo anno consecutivo in finale alle Billie Jean King Cup Finals, in pieno svolgimento a Malaga. Le azzurre, al termine di un confronto che è stato una centrifuga di emozioni, si sono imposte per 2-1 sulla Polonia, alla quale non è bastata la tenacia di una Iga Swiatek intenzionata a scrivere qualcosa di importante per la sua Nazionale. Un’impresa ancora nel segno delle “sorelle d’Italia”, Jasmine Paolini e Sara Errani: nel doppio decisivo le campionesse olimpiche di Parigi hanno piegato con un periodico 7-5 proprio la Swiatek e la specialista Katarzyna Kawa, recuperando da 1-5 nel secondo parziale. Alla fine sventolano solo le bandiere tricolori nel Palasport Martin Carpena, mentre si zittisce la nutrita torcida biancorossa, che aveva accompagnato tutte le partite con tamburi e sonagli. E domani nella sfida che vale il trofeo la squadra capitanata da Tathiana Garbin troverà dall’altra parte della rete la vincente fra Slovaccia e Gran Bretagna, in campo oggi.
Ottima partenza per Bronzetti
La contesa si era aperta nel migliore dei modi per il team tricolore, grazie all’affermazione di Lucia Bronzetti, che all’esordio individuale in questa competizione ha sconfitto la più quotata Magda Linette (n.38 Wta la polacca, 40 posizioni davanti alla riminese). La 25enne di Verucchio, schierata nel primo singolare dalla capitana Tathiana Garbin, ha saputo rispondere presente, disputando una partita impeccabile e costringendo l’avversaria sempre a rincorrere. Avanti 3-1, la romagnola è stata ripresa sul 3-3, ma ha allungato di nuovo incamerando il primo parziale con un ace e una risposta lunga della 32enne di Poznan su una prima di servizio solida. Sullo slancio Bronzetti nel secondo set si è portata in vantaggio 4-1, quando la tensione l’ha un po’ frenata mentre Linette lasciava andare il braccio, ribaltando la situazione fino al 5-4 in suo favore. Ma l’azzurra, aiutata dalla Garbin e anche dall’incitamento di Matteo Berrettini e Andrea Vavassori, presentatisi a bordo campo insieme con qualche altro componente dello staff italiano di Coppa Davis, rimaneva sul pezzo e al tie-break chiudeva il discorso, così da meritarsi gli abbracci di tutta la delegazione.