Sinner, confessione intima su Alcaraz e battute virali: “Sarebbe strano, no?"

Esilarante gag durante la premiazione del Six Kings Slam: ecco cosa è successo

Jannik Sinner conquista anche il Six Kings Slam, il torneo esibizione svoltosi in Arabia Saudita, a Riyadh, dal 16 al 19 ottobre. L'altoatesino si porta così a casa l'incredibile monteprimi e guarda con ottimismo al finale di stagione che lo vedrà impegnato prima alle Atp Finals di Torino e poi in Coppa Davis, dove sarà chiamato a trascinare gli azzurri per difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Malaga contro l'Australia - l'Insalatiera è tornata in Italia 47 anni dopo il primo, storico trionfo di Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli (Pietrangeli capitano non giocatore) in Cile -. Un 2024 da sogno per il 23enne di San Candido che oltre a conquistare la vetta della classifica mondiale ha messo in bacheca i primi due Slam della sua già straordinaria carriera: il 28 gennaio l'Australian Open battendo il russo Medvedev in rimonta dopo esser stato sotto 2-0 e l'8 settembre lo US Open liquidando la pratica Fritz 6-3 6-4 7-5. Come se non bastasse sono arrivati anche i trionfi a Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Shanghai. 

Sinner e Alcaraz: rivali in campo, amici fuori

Tornando al torneo esibizione a Riyadh, dopo aver superato ancora una volta Medvedev all'esordio, Sinner ha avuto la meglio su Djokovic in semifinale e Alcaraz nell'ultimo atto. Con lo spagnolo c'è grande rivalità in campo ma fuori dal rettangolo di gioco c'è stima e ammirazione e anche una buona amicizia - hanno viaggiato sullo stesso aereo per Shanghai poche ore dopo essersi affrontati in finale a Pechino -. I due ragazzi, 23 anni l'azzurro e 21 l'iberico, hanno monopolizzato i tornei dello Slam, con Carlos che ha trionfato al Roland Garros e a Wimbledon. Dai Big Three, Federer, Nadal e Djokovic, ai Big Two, Sinner e Alcaraz, il passo è breve. "Carlos sarà il mio più grande rivale? Ci capiamo - ammette l'altoatesino -. Viaggiamo molto. Direi che siamo buoni amici, anche se non i migliori in assoluto. Ci piace condividere quello che succede ogni volta che scendiamo in campo. Cerchiamo di divertirci. Ogni partita è stata molto molto bella. Speriamo che questa rivalità duri il più a lungo possibile. Ma ci sono così tanti altri giocatori che possono arrivare. Vediamo cosa succederà in futuro".

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Sinner-Alcaraz: il due totem pronti a dominare il tennis mondiale

Sulla stessa lunghezza d'onda Alcaraz: "Se spero che questa rivalità duri? Certo. Mi allenerò e ci proverò il più possibile. Sono sicuro che Jannik sarà lì. Cercherò di fare del mio meglio ogni giorno nel corso degli anni. Spero che questo renda questa rivalità sempre migliore nel corso degli anni. Voglio dire che sono grato di averlo nel tour. Grazie a lui mi spingo al limite. Do il 100% ogni giorno per essere un giocatore migliore. È un piacere ogni volta che condivido il campo con lui. A volte è dura trovare la gioia. Ma è fantastico ogni volta che lo affronto".

Sinner e la gag durante la premiazione

Durante la premiazione non sono mancati i momenti esilaranti: "Mi sveglio la mattina cercando di capire come batterlo" ha rivelato Sinner. Una situazione che ha spinto l'intervistatore a stuzzicarlo simpaticamente: "Ci hai appena detto che ogni giorno ti svegli e pensi a lui?". A quel punto l'italiano è stato allo scherzo e ha provato a correggere il tiro dopo una breve pausa: "Beh no… Voglio dire.. sarebbe strano no?". Anche Alcaraz è scoppiato a ridere, divertito per il siparietto. 

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Jannik Sinner conquista anche il Six Kings Slam, il torneo esibizione svoltosi in Arabia Saudita, a Riyadh, dal 16 al 19 ottobre. L'altoatesino si porta così a casa l'incredibile monteprimi e guarda con ottimismo al finale di stagione che lo vedrà impegnato prima alle Atp Finals di Torino e poi in Coppa Davis, dove sarà chiamato a trascinare gli azzurri per difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Malaga contro l'Australia - l'Insalatiera è tornata in Italia 47 anni dopo il primo, storico trionfo di Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli (Pietrangeli capitano non giocatore) in Cile -. Un 2024 da sogno per il 23enne di San Candido che oltre a conquistare la vetta della classifica mondiale ha messo in bacheca i primi due Slam della sua già straordinaria carriera: il 28 gennaio l'Australian Open battendo il russo Medvedev in rimonta dopo esser stato sotto 2-0 e l'8 settembre lo US Open liquidando la pratica Fritz 6-3 6-4 7-5. Come se non bastasse sono arrivati anche i trionfi a Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati e Shanghai. 

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Tornando al torneo esibizione a Riyadh, dopo aver superato ancora una volta Medvedev all'esordio, Sinner ha avuto la meglio su Djokovic in semifinale e Alcaraz nell'ultimo atto. Con lo spagnolo c'è grande rivalità in campo ma fuori dal rettangolo di gioco c'è stima e ammirazione e anche una buona amicizia - hanno viaggiato sullo stesso aereo per Shanghai poche ore dopo essersi affrontati in finale a Pechino -. I due ragazzi, 23 anni l'azzurro e 21 l'iberico, hanno monopolizzato i tornei dello Slam, con Carlos che ha trionfato al Roland Garros e a Wimbledon. Dai Big Three, Federer, Nadal e Djokovic, ai Big Two, Sinner e Alcaraz, il passo è breve. "Carlos sarà il mio più grande rivale? Ci capiamo - ammette l'altoatesino -. Viaggiamo molto. Direi che siamo buoni amici, anche se non i migliori in assoluto. Ci piace condividere quello che succede ogni volta che scendiamo in campo. Cerchiamo di divertirci. Ogni partita è stata molto molto bella. Speriamo che questa rivalità duri il più a lungo possibile. Ma ci sono così tanti altri giocatori che possono arrivare. Vediamo cosa succederà in futuro".

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