Nadal dice tutto: futuro Sinner-Alcaraz e ultima possibile sfida con Djokovic!

Il campione spagnolo, impegnato al Six Kings Slam, torneo esibizione in programma dal 16 al 19 ottobre a Riyadh, al termine della Coppa Davis appenderà la racchetta al chiodo

Annunciato il ritiro dopo la Coppa Davis di Malaga, Rafa Nadal si trova in Arabia Saudita, più precisamente a Riyadh, dove parteciperà al Six Kings Slam, il torneo esibizione con un montepremi da record. Il mancino di Manacor, falcidiato dagli infortuni, negli ultimi due anni ha giocato soli 23 match, appena 4 nel 2023 e 19 quest'anno. La sua ultima apparizione risale alle Olimpiadi di Parigi, dove si è fermato al secondo turno contro Novak Djokovic, ma ora è pronto per l'ultimo grande ballo. Ai microfoni di DAZN, che offrirà gratis la visione del torneo in Arabia Saudita, lo spagnolo ha ammesso: “Non gioco a tennis da molto tempo, quindi sono felice di essere qui per competere con un gruppo fantastico di giocatori, buoni amici, non vedo l'ora che tutto inizi. Non so cosa succederà, è chiaro che tutte le partite saranno molto competitive, parliamo dei migliori giocatori del mondo. Le mie aspettative non sono molto alte, voglio solo essere in pista, far parte dello spettacolo e far sì che i fan si godano l’intrattenimento”.

Nadal e la "rivalità" con Djokovic e Federer

A proposito della "rivalita" con Nole, che potrebbe ritrovarsi contro solo nell'ultimo atto del torneo saudita - i due faranno il loro ingresso in semifinale: il serbo affronterà il vincente del match tra Sinner e Medvedev mentre l'iberico se la vedrà contro uno tra Alcaraz e Rune - commenta: “Ci siamo affrontati tante volte nella nostra carriera, non abbiamo bisogno di giocarci ancora (ride ndr). Per me è sempre stata una sfida affrontare Novak, è un grande rivale, è un giocatore che mi ha sempre spinto ai massimi livelli, sono stato spinto al limite, penso che entrambi abbiamo provato questa sensazione, compreso Roger Federer anche. Tra noi tre ci siamo sempre aiutati a vicenda a raggiungere un livello più alto, essendo sempre rivali molto difficili e spingendoci a vicenda verso nuovi successi. Migliorare è una delle cose più belle dello sport, ovviamente. Bisogna avere quella determinazione e obiettivi ben definiti per lavorare ogni giorno pensando di essere migliori. Avere grandi avversari dall’altra parte della rete ti dà una prospettiva un po’ più chiara di ciò che devi continuare a fare. Con Roger è stato un rapporto speciale, ma lo sto avendo anche con Novak. È il modo in cui vivo lo sport, andando oltre le partite, nella vita ci sono cose molto più importanti del tennis. In fin dei conti, se hai un buon rapporto con i tuoi colleghi, con chi ti circonda, senza dubbio l’esperienza sarà molto più soddisfacente. Il tennis è uno sport molto solitario, penso che sia importante curare bene questo aspetto”.

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Nadal su Six Kings Slam

Nadal si esprime poi favorevolmente sul Six Kings Slam: “Di solito veniamo qui durante una parte del tour, ma è positivo che un altro Paese sia aperto a creare grandi eventi anche in altri momenti del calendario. È una buona notizia per il Paese, prima di tutto, ma anche per noi, fare nuove esperienze e venire qui per competere”.

Dopo i Big Three ecco i Big Two

Se nei suoi anni d'oro c'erano i Big Three, ora si rischia di andare verso un duopolio targato Sinner-Alcaraz“Stanno andando davvero bene - commenta -, sono ancora molto giovani ma stanno già ottenendo grandi risultati, come vincere tornei del Grande Slam o Masters 1000, hanno già dei record impressionanti. Sia Carlos che Jannik, soprattutto questi due, hanno delle cose davvero speciali, sicuramente aiuteranno gli altri a essere ancora migliori. Hanno iniziato la loro carriera con dei dati impressionanti, spero che possano essere liberi da infortuni, sono sicuro che faranno carriere fantastiche. Nel 2024 tutti gli Slam sono stati distribuiti tra loro, oltre ad essere al numero 1 e al numero 2 della classifica in questo momento. Stanno creando la propria storia, penso che non sia questo il momento di fare confronti su quale generazione sia stata migliore, la nostra sta per andare in pensione completamente, come è la legge della vita. Ogni nuova generazione che arriva ha bisogno di produrre le proprie rivalità e la propria storia, senza bisogno di confrontarle con quelle di prima. Il giorno in cui non saranno attivi ci sarà tempo per confrontare”.

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Annunciato il ritiro dopo la Coppa Davis di Malaga, Rafa Nadal si trova in Arabia Saudita, più precisamente a Riyadh, dove parteciperà al Six Kings Slam, il torneo esibizione con un montepremi da record. Il mancino di Manacor, falcidiato dagli infortuni, negli ultimi due anni ha giocato soli 23 match, appena 4 nel 2023 e 19 quest'anno. La sua ultima apparizione risale alle Olimpiadi di Parigi, dove si è fermato al secondo turno contro Novak Djokovic, ma ora è pronto per l'ultimo grande ballo. Ai microfoni di DAZN, che offrirà gratis la visione del torneo in Arabia Saudita, lo spagnolo ha ammesso: “Non gioco a tennis da molto tempo, quindi sono felice di essere qui per competere con un gruppo fantastico di giocatori, buoni amici, non vedo l'ora che tutto inizi. Non so cosa succederà, è chiaro che tutte le partite saranno molto competitive, parliamo dei migliori giocatori del mondo. Le mie aspettative non sono molto alte, voglio solo essere in pista, far parte dello spettacolo e far sì che i fan si godano l’intrattenimento”.

Nadal e la "rivalità" con Djokovic e Federer

A proposito della "rivalita" con Nole, che potrebbe ritrovarsi contro solo nell'ultimo atto del torneo saudita - i due faranno il loro ingresso in semifinale: il serbo affronterà il vincente del match tra Sinner e Medvedev mentre l'iberico se la vedrà contro uno tra Alcaraz e Rune - commenta: “Ci siamo affrontati tante volte nella nostra carriera, non abbiamo bisogno di giocarci ancora (ride ndr). Per me è sempre stata una sfida affrontare Novak, è un grande rivale, è un giocatore che mi ha sempre spinto ai massimi livelli, sono stato spinto al limite, penso che entrambi abbiamo provato questa sensazione, compreso Roger Federer anche. Tra noi tre ci siamo sempre aiutati a vicenda a raggiungere un livello più alto, essendo sempre rivali molto difficili e spingendoci a vicenda verso nuovi successi. Migliorare è una delle cose più belle dello sport, ovviamente. Bisogna avere quella determinazione e obiettivi ben definiti per lavorare ogni giorno pensando di essere migliori. Avere grandi avversari dall’altra parte della rete ti dà una prospettiva un po’ più chiara di ciò che devi continuare a fare. Con Roger è stato un rapporto speciale, ma lo sto avendo anche con Novak. È il modo in cui vivo lo sport, andando oltre le partite, nella vita ci sono cose molto più importanti del tennis. In fin dei conti, se hai un buon rapporto con i tuoi colleghi, con chi ti circonda, senza dubbio l’esperienza sarà molto più soddisfacente. Il tennis è uno sport molto solitario, penso che sia importante curare bene questo aspetto”.

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