Jannik, impresa titanica. Binaghi: "Per le ATP di Torino ci vorrebbe uno stadio di calcio"
Oggi, nell'etere di Gr Rai Parlamento, ho incrociato Angelo Binaghi, il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, legato in modo indelebile all'Età dell'Oro. Durante la trasmissione "La Politica nel pallone", che Emilio Mancuso brillantemente conduce da vent'anni, la celebrazione del Fenomeno Sinner si è coniugata agli effetti dirompenti della sua straordinaria ascesa, riflessi nello storico boom di società affiliate (4.050); nel muro di un milione di tesserati che verrà abbattuto entro la fine dell'anno; nello "stadio che ci vorrebbe per ospitare tutti alle Atp Finals di Torino", "nella caccia ai biglietti degli Internazionali d'Italia 2025, già scatenata quando mancano ancora sei mesi e mezzo all'evento (29 aprile-18 maggio 2025). Soprattutto, Binaghi ha preso parole importanti sulla vicenda Wada. Gli ho chiesto se, in questi sette mesi durante i quali Jannik è stato costretto e lo è tuttora, a vivere con quella spada di Damocle sulla testa, il presidente della Fitp abbia trovato una ragione che sia una per spiegare lo scandalo del ricorso al Tas. La risposta è stata esaustiva: "Io credo che il peggio sia passato. Tutto il mondo ha capito quanto si sia trattato di una vicenda assolutamente accidentale, involontaria, dalla quale è emersa la totale innocenza di Sinner. Voglio pensare che l'iniziativa della Wada debba essere interpretata come un'ulteriore ricerca della conferma di corretta applicazione delle norme in vigore e, per questo, sono fiducioso sull'epilogo. In questi mesi, Jannik è stato protagonista di un'altra impresa titanica, accanto a quelle firmate sul campo. Ha sopportato una tremenda pressione mediatica, senza uguali; ha convissuto con lo stress gigantesco derivante dalla valanga che si è abbattuta su di lui, da quel giorno a Cincinnati. È stato un fenomeno di comportamento corretto, leale, trasparente, riconosciuto dall'opinione pubblica mondiale. Sono convinto che, quando tutto sarà soltanto un brutto ricordo, Jannik sarà ancora più forte di quanto non lo sia adesso". Possiamo giurarci.