Djokovic a un Sinner regale: “Troppo bravo per me”. Poi si gira sugli spalti…

Il tennista serbo è intervenuto al termine della finale di Shanghai che ha visto il numero 1 al mondo centrare il settimo titolo stagionale
Djokovic a un Sinner regale: “Troppo bravo per me”. Poi si gira sugli spalti…

Sono le parole di Novak Djokovic, sceso in campo a Shanghai per provare a conquistare il centesimo titolo in carriera. ll serbo è stato poi però costretto a cedere la scena al numero 1 al mondo Jannik Sinner. L'azzurro si è infatti aggiudicato in 2 set (7-6(4), 6-3) la seconda finale disputata in Cina dopo quella di Pechino, coronando così una stagione che ha ancora tanto da raccontare ma che è comunque già colma di trionfi che hanno fatto la storia dell'Italtennis: primo italiano nella storia in vetta al ranking mondiale e 7 titoli stagionali tra cui 2 Slam e 3 Masters 1000. Il serbo continuerà invece la ricerca dell'ultima tessera del puzzle di una carriera iconica e consacrata a Parigi con la medaglia d'oro che è valsa il Career Grand Slam. Tanti i sostenitori cinesi dell'ex leader dal ranking mondiale, che durante la finale contro l'altoatesino hanno esposto un cartello con scritto "Nole 100".

Djokovic: "Sinner troppo forte per me"

"Voglio ringraziare il pubblico per il supporto ricevuto. Ogni giorno ci avete aspettato davanti l'hotel regalandoci una calorosa accoglienza. È un piacere essere qui a Shanghai. Ho avuto molto successo in carriera qui e sono contento di come ho giocato. Ma congratulazioni a Jannik, che è stato troppo bravo per me oggi. Ha meritato questo titolo". Djokovic si è poi rivolto verso il pubblico, dove era presente anche l'ex rivale Roger Federer - in compagnia dello spagnolo Carlos Alcaraz - . "Ovviamente è bello rivedere anche te Roger. So che ti sarebbe piaciuto essere in campo a giocare. Avevo un po' di pressione sapendoti lì sugli spalti. Aggiungo inoltre che l'organizzazione del torneo è notoriamente una delle migliori se non la migliore della categoria. Grazie ancora per avermi fatto sentire speciale. Non solo me ma anche tutti gli altri giocatori", ha concluso il numero 4 al mondo.

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