Sinner e l'appello della Wada: “Molto sorpreso e deluso. Sono convinto che..."

L'azzurro è intervenuto al termine del match contro Safiullin valido per gli ottavi di finale dell'Atp 500 di Pechino, durante il quale è stata annunciata la richiesta di stop fino a 2 anni per il caso Clostebol

"In giornate come queste in cui non sei al cento per cento è importante non mollare e cercare di alzare il livello". Sono le parole di Jannik Sinner al termine dell'incontro con Roman Safiullin, valido per gli ottavi di finale dell'Atp 500 di Pechino. L'azzurro si è imposto in 3 set rimontando il russo e chiudendo con lo score finale di 3-6, 6-2, 6-3. Al prossimo turno troverà il ceco Jiri Lehecka, n. 37 Atp già affrontato e sconfitto a Indian Wells. Nel corso del match, è stata diffusa la notizia del ricorso in appello della Wada, che al Tas di Losanna ha chiesto la sospensione del tennista numero 1 al mondo fino a 2 anni, per la positività al Clostebol rilevata in occasione del torneo di Indian Wells. L'altoatesino era già stato assolto dall'Itia, che aveva giudicato accidentale la contaminazione di un miliardesimo di grammo del metabolita.  

Sinner e la decisione della Wada

Jannik Sinner si è detto "molto sorpreso e deluso" in merito al ricorso alla mossa dell'agenzia mondiale antidoping che ha fatto appello al Tas contro l'assoluzione del tennista azzurro n.1 al mondo in relazione al caso Clostebol. "Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto", ha aggiunto in conferenza stampa l'altoatesino. "Sono convinto che risulterò innocente, sarà la terza audizione", ha proseguito il tennista azzurroche  dopo il passaggio del turno al torneo di Pechino, ha detto di aver saputo "privatamente" della mossa dell'agenzia mondiale antidoping "da un paio di giorni".

"Non è semplice, perché pensavo che fosse finito. Però ancora non lo è e non posso controllare tutto", ha aggiunto Sinner, in merito all'impatto dell'azione della Wada sulle sue attività e sul torneo di Pechino di cui è il campione in carica. "Cerco almeno di concentrarmi il più possibile sul tennis, più che posso. Non è molto semplice in questo momento", ha ammesso il numero uno del tennis mondiale. "Vediamo cosa viene fuori, abbiamo fatto tre audizioni e sono uscito che ero innocente. E questo è molto positivo. Certe cose non le puoi cambiare mai". Per questo motivo, "sono abbastanza fiducioso che sarà così anche questa volta, che risulterà che sono innocente. Credo che sia ovvio" dato che "nella mia testa so che non ho fatto niente di male nulla di sbagliato. Però adesso vediamo quello che dirà il Tas che è l'ultima audizione". Sulla tempistica del ricorso della Wada, Sinner ha affermato di averlo saputo "privatamente da qualche giorno, un paio di giorni. Sono sorpreso sì - ha ribadito - però sapevo anche che poteva succedere. Insomma, si sapeva, tutti lo sappiamo. Però, ripeto, c'è l'ultima udienza. Vediamo anche quando sarà perché ancora non si sa". In altri termini, ha concluso il tennista azzurro, "sono sorpreso, ma sono abbastanza convinto che ci sarà la stessa conclusione di tutte le altre audizioni" finora tenute sulla vicenda Clostebol.

Sinner: "Migliorato sul piano fisico"

"È stato difficile. Safiullin è un giocatore incredibile e con lui c'è sempre da aspettarsi due battaglie. Ci conosciamo di più ora. Ha risposto e servito bene nei momenti più importanti dell'incontro. Io ho cercato di restare lì mentalmente. È stata dura oggi, ma in giornate come queste in cui non sei al cento per cento è importante non mollare e cercare di alzare il livello. Fisicamente ho fatto molti passi avanti negli ultimi 12 mesi, e quando ti senti bene puoi permetterti di cambiare un po' di cose in campo quando non vanno", ha concluso Sinner.

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