Sinner numero 1 anche nel tifo tra solidarietà e scherzi

Ha cantato l’inno e si è emozionato per Berrettini. Le foto, la Supercoppa di basket, il sostegno benefico all’inclusione, il cartello “Jannik adottami”

Una giornata da tifoso numero 1, lui che è abituato invece a richiamare folle ad ammirare le sue gesta con la racchetta. Jannik Sinner ha mantenuto la promessa fatta dopo la conquista degli US Open e ha raggiunto Bologna per essere accanto ai compagni di nazionale nella giornata conclusiva del Gruppo A di Coppa Davis, anche a qualificazione già acquisita con l’affermazione del Brasile sul Belgio sabato. Nelle stesse ore il leader della classifica, dopo qualche giorno di relax nella sua Sesto Pusteria (anche per far visita alla zia malata), era arrivato nel capoluogo emiliano. Prima della cena con il resto del gruppo Sinner ha partecipato a un incontro al Royal Carlton Hotel venendo coinvolto anche in una foto insieme a Matteo Berrettini con il trofeo della Supercoppa di basket, che si giocherà il prossimo weekend proprio alla Unipol Arena.

Una visita inaspettata

Una visita, quella della “Volpe”, del tutto privata e quindi nel pieno rispetto delle regole del gruppo, senza contatti con la stampa o interviste (anche perché i protagonisti in questo caso erano altri). Solo un momento di solidarietà, insieme alla squadra, piuttosto toccante, per incontrare Caterina e Francesca Santin, le due gemelle 21enni di Salizzole fondatrici dell’associazione “La bottega dei talenti” con cui promuovono l’inclusione anche attraverso lo sport. Nella tarda mattinata di ieri il campione altoatesino, giacca della tuta dell’Italia bianca con sopra un giubbino nero, zainetto, pantalone azzurro e scarpe sportive bianche, è sceso nella hall dell’albergo a 5 stelle dove inalloggiava la nazionale. Qui ha trovato ad attenderlo alcuni irriducibili, accontentando le richieste di selfi e e autografi , in particolare su una pallina a un ragazzino con un cartello “Sinner adottami”. Poi, alla guida della sua Audi super sportiva grigio cenere con targa monegasca, si è diretto verso il palasport di Casalecchio, dove è giunto verso l’ora di pranzo, fermandosi brevemente con qualche tifoso prima di entrare nell'impianto. Curioso e rivelatore il momento in cui ha scattato una foto del centrale mentre si allenavano Simone Bolelli e Andrea Vavassori, intenti a completare la rifinitura in vista del match con l’Olanda.

Le parole di Berrettini su Sinner

Sinner si è fermato a lungo a chiacchierare con Matteo Berrettini, che entrando alle sue spalle gli ha alzato sulla testa il cappuccio del giubbetto. Sorrisi anche con la capitana di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin e Paolo Lorenzi, direttore degli Internazionali. In un clima disteso pure un po’ di ironia sulla qualficazione già centrata per le Finals: “Allora mangio gratis e me ne vado!”, la battuta captata da qualche videotelefono finita sui social. Invece il n.1 del ranking è entrato insieme a tutti i membri dello staff , prendendo posto in prima fila in panchina: notato dal pubblico che lo attendeva con ansia, è stato acclamato da un paio di cori e da una standing ovation degli oltre 8mila presenti. Ha cantato l’inno di Mameli in piedi, accanto a Samuel Vincent Ruggeri (aggregato come sparring), quindi ha seguito il match di Berrettini, soffrendo e poi liberando la sua gioia in un lungo abbraccio al romano, capace di cogliere in rimonta il punto che ha assegnato agli azzurri il primo posto nel girone. «Jannik mi ha fatto i complimenti, gli ho detto che sarebbe stato più semplice con la sua risposta - ha svelato Matteo - Lui, con la sua solita compostezza, ha risposto che l'importante era vincere». Sinner ha appreso la notizia della vittoria di Cobolli mentre era in viaggio verso Montecarlo. Da oggi si torna al lavoro, anche perché gli impegni incombono. Salvo imprevisti, il n.1 del mondo tornerà in gara per difendere il titolo nel 500 di Pechino (dal 26 settembre), seguito dal Masters 1000 di Shanghai. Da verificare la presenza nel 500 di Vienna dove nel 2023 alzò il trofeo, quindi appuntamento a Parigi Bercy per l’ultimo 1000 stagionale. Dal 10 novembre l’obiettivo Atp Finals a Torino, poi di nuovo a Malaga con un’Insalatiera da difendere. In quel caso, però, in campo, tornando ad indossare i panni del condottiero tricolore.

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