Medvedev sconsolato: “Torno a casa. Sinner mi rende migliore, merita tutto”

Le parole in conferenza stampa del tennista russo dopo il ko con Jannik agli US Open: “È uno dei più forti al mondo, è difficile giocarci contro”
Medvedev sconsolato: “Torno a casa. Sinner mi rende migliore, merita tutto”

Eliminato da Jannik Sinner in quattro set col punteggio di 6-2 1-6 6-1 6-4, Daniil Medvedev si è presentato in conferenza stampa per analizzare la sconfitta nei quarti di finale degli Us Open. Il tennista russo ha dichiarato: E’ una dura sconfitta per me, non ero contento del modo in cui giocavo. Ci sono stati alcuni momenti molto belli e altri meno. E’ una sensazione dura quando esci e alla fine è raro che io sia teso, ma alla fine lo ero super teso. Non è una sensazione facile, non sono contento di me stesso, ma questo è il tennis. Ho perso, torno a casa. Nel tennis, a volte, non si conosce il motivo esatto per cui accadono le cose e per cui potrebbe valere qualsiasi motivazione. Sta giocando bene e potrebbe essere per come colpisce la palla. Sul perchè sia andata così non ho ancora una risposta e probabilmente non l’avrò. Il primo set è stato orribile per me, peggiore del terzo. Sono riuscito a risolvere molti problemi nel secondo e ho giocato meglio. Nel quarto sono riuscito a risolvere le problematiche del set precedente. La cosa negativa è che alla fine non li ho risolti tutti. Non è stata di certo la mia miglior partita, ma credo che neanche lui abbia giocato il suo miglior tennis. Ha vinto è quindi è stato il suo modo di giocare di oggi è stato meglio del mio”.

L'anno di Medvedev

“Dal punto di vista degli Slam è stato un anno abbastanza buono. Roland Garros e Wimbledon non sono i tornei più facili per me. Ho ottenuto risultati abbastanza buoni, quarti e semifinale. Di sicuro agli Australian Open e agli US Open ho grandi speranze e alla fine ho perso contro lo stesso avversario in entrambe le circostanze. Ma considerando molti dettagli credo sia stato un buon anno. Avrei dovuto fare meglio in altri tornei oltre agli Slam, ma ho ancora la possibilità, mi restano ancora forse quattro o cinque tornei. E’ su quello che dovrei concentrarmi ora”. Poi su Sinner ha aggiunto: “È dura: è uno dei migliori giocatori al mondo, è il numero 1 del ranking e lo merita. È un giocatore difficile contro cui giocare: legge bene la partita, molte volte sceglie il colpo giusto al momento giusto, ed è lì che mi piace giocare con giocatori come lui. Le gare diventano molto serrate e diventa sempre più bello anche raggiungere una palla break. Pensi a cosa fare sul break point o come contrastarlo. Tutte le partite sono state interessanti a modo loro, al pubblico piace. Sarò felice di giocare ancora contro di lui negli Slam".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ci sono sempre avversari dure da affrontare"

Mi piacerebbe dire di sì, ma di solito l’offseason dura circa due settimane. L’unica cosa che so è che in realtà è vero che di solito dopo la pre-season bene la stagione, perché è l’unico periodo dell’anno in cui hai delle settimane per prepararti, cosa che non succede mai durante l’anno. Durante l’anno, il massimo che puoi avere è forse due settimane quando non ci sono le Olimpiadi, dopo Wimbledon. Eppure è un po’ diverso. Lavoro sempre duro e ci sono sempre stati avversari duri da affrontare, ora ci sono Carlos e Jannik, prima Rafa, Roger e Novak. Devi solo allenarti duramente, cercare di migliorare il tuo gioco per provare a batterli”.

La rivalità con Sinner

Ultimamente è stata dura per me, ma allo stesso tempo, onestamente oggi, rispetto ad alcune partite che ho giocato con lui l’anno scorso quando ha iniziato a battermi, sentivo che stavo facendo le cose giuste. Semplicemente non sono riuscito a eseguire bene i colpi. Entrambi usciamo da questa partita pensando, okay, ora vedo quello che fa. Beh, l’unica cosa è che io ho perso e lui ha vinto. Quindi si sentirà meglio. Mi piace questa rivalità, perchè ti spinge sempre a migliorare, e a volte perdo, altre a vinco. Cercherò di essere il migliore la prossima volta e questa è l’unica cosa che posso fare“.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Eliminato da Jannik Sinner in quattro set col punteggio di 6-2 1-6 6-1 6-4, Daniil Medvedev si è presentato in conferenza stampa per analizzare la sconfitta nei quarti di finale degli Us Open. Il tennista russo ha dichiarato: E’ una dura sconfitta per me, non ero contento del modo in cui giocavo. Ci sono stati alcuni momenti molto belli e altri meno. E’ una sensazione dura quando esci e alla fine è raro che io sia teso, ma alla fine lo ero super teso. Non è una sensazione facile, non sono contento di me stesso, ma questo è il tennis. Ho perso, torno a casa. Nel tennis, a volte, non si conosce il motivo esatto per cui accadono le cose e per cui potrebbe valere qualsiasi motivazione. Sta giocando bene e potrebbe essere per come colpisce la palla. Sul perchè sia andata così non ho ancora una risposta e probabilmente non l’avrò. Il primo set è stato orribile per me, peggiore del terzo. Sono riuscito a risolvere molti problemi nel secondo e ho giocato meglio. Nel quarto sono riuscito a risolvere le problematiche del set precedente. La cosa negativa è che alla fine non li ho risolti tutti. Non è stata di certo la mia miglior partita, ma credo che neanche lui abbia giocato il suo miglior tennis. Ha vinto è quindi è stato il suo modo di giocare di oggi è stato meglio del mio”.

L'anno di Medvedev

“Dal punto di vista degli Slam è stato un anno abbastanza buono. Roland Garros e Wimbledon non sono i tornei più facili per me. Ho ottenuto risultati abbastanza buoni, quarti e semifinale. Di sicuro agli Australian Open e agli US Open ho grandi speranze e alla fine ho perso contro lo stesso avversario in entrambe le circostanze. Ma considerando molti dettagli credo sia stato un buon anno. Avrei dovuto fare meglio in altri tornei oltre agli Slam, ma ho ancora la possibilità, mi restano ancora forse quattro o cinque tornei. E’ su quello che dovrei concentrarmi ora”. Poi su Sinner ha aggiunto: “È dura: è uno dei migliori giocatori al mondo, è il numero 1 del ranking e lo merita. È un giocatore difficile contro cui giocare: legge bene la partita, molte volte sceglie il colpo giusto al momento giusto, ed è lì che mi piace giocare con giocatori come lui. Le gare diventano molto serrate e diventa sempre più bello anche raggiungere una palla break. Pensi a cosa fare sul break point o come contrastarlo. Tutte le partite sono state interessanti a modo loro, al pubblico piace. Sarò felice di giocare ancora contro di lui negli Slam".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Medvedev sconsolato: “Torno a casa. Sinner mi rende migliore, merita tutto”
2
"Ci sono sempre avversari dure da affrontare"