Etcheverry non ce la fa e vomita in campo agli Us Open: cosa c'è dietro

Non è il primo espisoio per il tennista argentino che già in passato aveva manifestato questi problemi: tutti i dettagli

NEW YORK (STATI UNITI D'AMERICA) - È durato oltre quattro ore il derby argentino allo US Open, ultimo torneo Slam della stagione, tra Francisco Cerundolo e Tomas Martin Etcheverry. Ad avere la meglio, alla fine, è stato quest'ultimo che ha così guadagnato il pass per il terzo turno dove affronterà il tedesco Zverev. Una vera e propria battaglia, una guerra di nervi che ha causato qualche problemino al 33enne.

Etcheverry vomita in campo

Nel sesto game del quinto e decisivo set, infatti, Etcheverry si è sentito male: dalle immagini si vede lui che sta per posizionarsi per rispondere al servizio dell'avversario ma, improvvisamente, quasi senza farci caso, vomita in campo. Dopo qualche secondo il tennista è tornato sul cemento di Flushing Meadows e non appena gli addetti ai lavori hanno pulito il campo il match è ripreso regolarmente. L'argentino non ha accusato il colpo, anzi, si è imposto con il punteggio di 6-3 e dopo quattro ore e due minuti di gioco ha chiuso la contesa. In realtà, però, non è la prima volta che Etcheverry vomita in campo: una scena che si è ripetuta spesso, l'ultima volra ad aprile durante il match contro Nakashima a Barcellona. Le ragioni legate a questi improvvisi malori, però, potrebbero essere molteplici: dallo stress all'eccessiva tensione fino a una cattiva alimentazione. Per sua fortuna è comunque riuscito a terminare la sfida e portare a casa il derby sudamericano contro Cerundolo. 

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