Sonego trionfa a Winston Salem e brinda al quarto titolo: "Senza parole”

Quest’anno non aveva mai vinto due partite di fila la sul cemento. Ora lo aspetta Paul a New York
Sonego trionfa a Winston Salem e brinda al quarto titolo: "Senza parole”© EPA

Le braccia allargate verso il cielo in segno di trionfo e un radioso sorriso ad illuminarne il volto. Lorenzo Sonego ha spezzato un digiuno durato esattamente 699 giorni tornando a conquistare un titolo Atp, il quarto in carriera (per l’Italtennis il 10° nel 2024 e 95° dell’era Open): il 29enne torinese c’è riuscito sul cemento di Winston-Salem, l’ultimo torneo che precede gli Us Open, dopo un 2024 fin qui con più ombre che luci (magari ad alimentare qualche dubbio sulla bontà della decisione di separarsi dallo storico coach Gipo Arbino). L’azzurro in Nord Carolina dopo aver esordito al 2° turno dominando lo svizzero Stricker, ha avuto via libera per il forfait del cinese Jungcheng Shang, quindi nei quarti ha domato la potenza del russo Kotov, in semifinale non ha lasciato scampo al belga Goffin, per poi completare il suo percorso netto liquidando per 6-0 6-3, in poco più di un'ora, il Next Gen statunitense Alex Michelsen, che sperava di farsi un regalo speciale per il 20° compleanno, caduto proprio ieri.

Sonego dominante

In una finale che ha rischiato un epilogo anticipato (sullo 0-4 il giovane yankee ha scagliato per frustrazione una pallina verso la tribuna colpendo una tifosa in prima fila, per sua fortuna in modo non grave, così da evitare la possibile squalifica e cavandosela con un warning) Sonego è stato dominante dall'inizio alla fine, impeccabile soprattutto al servizio (4 ace, con il 76% di prime in campo, convertite in punto nell’87% dei casi: in tutto il match ha perso appena 9 punti alla battuta) e con il diritto, costringendo l’avversario, secondo nella Race to Jeddah, al terzo ko in altrettante finali dopo le sconfitte negli ultimi due anni a Newport. Sonny non aveva vinto due partite consecutive su cemento quest'anno prima di Winston-Salem, ma ha ritrovato come d’incanto il suo miglior tennis così da conquistare il trofeo senza perdere alcun set e subendo un solo break in tutta la settimana. Bello il bacio con la fidanzata Alice, come anche l’abbraccio con il suo allenatore Fabio Colangelo e il preparatore atletico Davide Cassinello. Questo titolo va ad aggiungersi a quelli conquistati a Metz sul cemento indoor 23 mesi fa, sull’erba di Antalya e sulla terra battuta di Cagliari. Lorenzo (con il poker vincente 7° nella classifica all-time tricolore a -1 da Corrado Barazzutti) eguaglia così l’amico Jannik Sinner e diventa il secondo italiano di sempre ad alzare almeno un trofeo su tutte le superfi ci del tour.

Le parole di Sonego

Solo altri dieci giocatori in attività hanno centrato questo traguardo, tra cui Djokovic e Nadal. «Non ho parole, è un momento incredibile – il commento del torinese -. È stata una settimana folle per me, per la mia squadra e per la mia famiglia. Ho dato il massimo ogni giorno e sono davvero orgoglioso di me stesso. Un grande ringraziamento va al mio team, con cui ci divertiamo anche fuori dal campo. Sono felice di questo titolo, me lo godrò con le persone che mi stanno vicino e poi inizierò a pensare agli US Open». Già, perché domani ad attenderlo a Flushing Meadows c’è lo statunitense Tommy Paul, 14° nel live ranking, dove Sonego guadagna dieci posizioni e rientra tra i top 50, al 48° posto. Sarà il quarto incrocio fra i due e il 27enne di Voorhees è in vantaggio per 2 a 1 (vittorie nel 2015 a livello Future Itf e nel 2021 a Rotterdam), ma il piemontese si è aggiudicato il confronto diretto più recente, nel Masters 1000 di Cincinnati 2021. E con il serbatoio pieno di fiducia a New York proverà a ripetersi.

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