Sinner: "Non ho fatto nulla di male"
"Sapevamo tutto, sapevamo da dove veniva la sostanza e come era entrata nel mio corpo - ha aggiunto - . Ovviamente ero preoccupato, perché sono sempre stato molto attento, e ho sempre cercato di comportarmi onestamente in campo. Ogni giocatore che viene trovato positivo deve attraversare lo stesso processo, non ci sono scorciatoie. Capisco la frustrazione degli altri giocatori che magari hanno dovuto aspettare tanto tempo per essere giudicati, ma può darsi che loro non sapessero da dove veniva e come era entrato nel mio organismo. Noi abbiamo capito tutto immediatamente. Chi mi conosce sa che non ho fatto e non farei mai nulla che va contro le regole. È stato molto difficile per il mio team, e lo è ancora. In questi momenti si vede chi sono i tuoi amici e quelli che non lo sono".
Sinner sullo us Open
"Abbiamo passato un po' di cose ultimamente però sono contento di essere qua e di giocare l'ultimo Grande Slam di quest'anno, forse il più importante torneo da qui a fine anno. Spero di arrivare in maniera libera. Non era semplice. Sono molto contento di Simone e Darren che mi hanno tenuto su di morale: non era semplice. Spero che lo abbiano visto tutti: io di più non potevo fare. Lavoro tanto e mi alleno tutti i giorni. Spero di fare il meglio tutti i giorni e di divertirmi in campo il più possibile. Tre anni fa ero diverso, ero ancora un ragazzino. Non sapevo tante cose e quello che mi serve per far bene in camp. Comunque ogni partita ha la sua storia".