Djokovic, la fame infinita di Nole: a caccia del 25° Slam, Sinner-Alcaraz avvisati

l nuovo obiettivo è il record assoluto di tornei major conquistati. Supererebbe anche Margaret Court
Djokovic, la fame infinita di Nole: a caccia del 25° Slam, Sinner-Alcaraz avvisati© Getty Images

Ha finalmente centrato l’unico successo che ancora mancava al suo straordinario, unico palmarés: l’oro olimpico. E allora Novak Djokovic ha scelto di prendersi più tempo per recuperare, dal punto di vista fisico e mentale, prima di volare oltre Oceano. Ha deciso di rinunciare al Masters 1000 di Montreal e non difendere il titolo a Cincinnati, per ritornare in campo direttamente agli US Open, al via lunedì 26 agosto, esattamente 22 giorni dopo l’avvincente, bellissima finale con Carlos Alcaraz e il trionfo a cinque cerchi sulla terra battuta del Roland Garros. Nole ha realizzato il suo più grande sogno, portare la Serbia sul gradino più alto del podio ai Giochi, a nemmeno due mesi dall’intervento al menisco destro.
Compiuta la sua missione, il 37enne di Belgrado si è inginocchiato lasciandosi andare a un pianto liberatorio prima di raggiungere famiglia e team per un abbraccio che vale più di mille parole. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e resteranno impresse nel suo cuore, come le emozioni forti vissute una settimana fa, quando nella capitale serba e sua città natale ha ricevuto un’accoglienza da eroe nazionale insieme con gli altri medagliati nella capitale francese, in particolare Nikola Jokic (la Nazionale di basket ha chiuso con il bronzo dopo una grande semifinale con Team Usa): in settantamila si sono ritrovate in piazza al Palazzo Vecchio.
Djokovic si presenterà a Flushing Meadows (da campione in carica) senza alcun titolo sul circuito nel 2024, situazione per lui inedita. Invece non è la prima volta che parteciperà a un Major saltando eventi in avvicinamento. In ogni caso punterà al 25° trofeo, per entrare sempre più nella leggenda e dare continuità alla striscia di 6 anni consecutivi con almeno uno Slam all’attivo.

Sfidanti avvisati per lo US Open

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono avvisati. In uno dei suoi primi assaggi dei court della Grande Mela il serbo mercoledì 21 ritroverà dall’altra parte della rete proprio lo spagnolo in un doppio con finalità benefiche che vedrà protagonisti anche John McEnroe (al fianco di Djokovic) e Andre Agassi (accanto a Carlitos). E finito l’Us Open, martedì 17 settembre, l’olimpionico sarà alla Sofia Arena (11mila posti) per un’esibizione con Grigor Dimitrov, organizzata dalla fondazione benefica dal bulgaro al fine di raccogliere fondi per programmi di aiuto ai bambini locali che vivono negli orfanotrofi. L’evento ha battuto tutti i record: biglietti esauriti in 8 minuti. Del resto Nole è un re, anche per gli addetti ai lavori. Per esempio Jimmy Connors e Andy Roddick nei rispettivi podcast. Inoltre Niki Pilic si è espresso senza mezzi termini sul divario tra il suo ex allievo e la nuova generazione di talenti emergenti. «Novak, il vecchio maestro, è semplicemente di un altro livello rispetto ad Alcaraz e Sinner», il giudizio a Tennis Magazin, ricordando che «è stato nominato sportivo mondiale dell’anno per ben cinque volte, decisione presa da comitati indipendenti». Tuttavia l’ex coach non nega l’inevitabile passaggio generazionale che si sta delineando nel tennis mondiale. «Sinner, Alcaraz e altri prenderanno il testimone della nuova generazione tra uno o due anni.
Novak avrà allora 39 anni e non tutto sarà come quando ne aveva 29. Questa evoluzione è molto interessante da seguire».
Intanto Djokovic sui propri canali social ha preso esplicita posizione su uno dei casi che ha scosso il circuito, il contestato match point fra Draper e Auger-Aliassime proprio a Cincinnati: «È imbarazzante non avere un replay video per questo tipo di situazioni in campo. Ciò che è ancora più ridicolo è non avere la regola che consente all’arbitro di modificare la decisione iniziale. Tutti coloro che hanno visto l’azione in televisione hanno ben chiaro quel che è successo, ma i giocatori vengono lasciati nell’ombra più totale, senza sapere quale sarà il risultato. Abbiamo un occhio di falco per la verifica sul rimbalzo della palla. Viviamo nel 21° secolo, siamo tecnologicamente avanzati. Per favore, leader del tour Atp, fate in modo che queste sciocchezze non si ripetano». Quando si dice un leader.

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