Musetti, dopo Djokovic c’è spazio per Sinner: “Lo abbiamo scoperto tardi”

Le parole del tennista azzurro in conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale a Wimbledon

Non mi aspettavo un Nole di questo livello mi ha impressionato e per questo ho fatto i complimenti sinceri a lui e al suo team. Ci affrontavamo per la settima volta ma in questa occasione l'ho visto ad un livello più alto del solito". Lo ha detto Lorenzo Musetti dopo la sconfitta contro Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon. "L’avevo affrontato in diverse condizioni e su superfici diverse, ma mai su erba", ha spiegato l'azzurro. "Su questa superficie credo che il suo gioco si adatti veramente alla perfezione; nei colpi di inizio gioco è stato impeccabile, per non parlare delle risposte, mi ha concesso zero e ha meritato di vincere. Io - ha aggiunto - ho poco da recriminare, oggi forse avrei battuto il 90% dei giocatori, se fosse stato un altro Nole forse avrei potuto fare qualcosa di più, ma lui non me l’ha permesso. Certo, mi sarebbe piaciuto giocare la finale domenica ma non sono abbacchiato, mi sono divertito e mi sono goduto le due settimane del torneo”.

Le parole di Musetti dopo il ko con Djokovic

Wimbledon? E’ stata una bellissima esperienza, quasi una favola. Quello che ci sarà da adesso in poi è come un fiore che nasce. Questo mese mi ha portato gioie immense e mi ha permesso di realizzare sogni che avevo nel cassetto fin da piccolo. Quello che è accaduto qui, quello che ho tirato fuori in questo torneo, devo portarlo con me nel resto della stagione; se riuscirò a mantenere questa continuità potrò fare altre grandi cose. Penso di meritare un ranking migliore, e visto che la seconda parte dello scorso anno è andata male, avrò tante occasioni per far bene e per realizzare altri due sogni... raggiungere la Top 10 e azzardare il pensiero fino alle Finals di Torino”, ha proseguito Musetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sulle Olimpiadi e sul doppio con Sinner

Poi, sulle Olimpiadi e sul doppio con Sinner: "Non abbiamo avuto molto tempo per allenarlo, abbiamo anche scoperto tardi di essere noi l'altra coppia che scenderà in campo. Credo che con Jannik però ci sarà subito intesa tennistica. Non sarà un doppio di grossissimi schemi, non ci saranno da questo punto tantissime cose da provare. Però siamo due ragazzi talentuosi e magari riusciremo a trovare un'alchimia che andrà a completare le mancanza di uno o dell'altro. Penso che potremo essere una bella coppia di doppio e potere far bene. Riguardo le Olimpiadi per me è una soddisfazione rappresentare l'Italia. Lo è sempre stato. Anche in Davis, o a livello junior quando l'ho fatto. A Tokyo non ho sentito il clima olimpico perché era durante il covid ed ero senza il mio team. Ho fatto fatica a esprimermi e probabilmente non nella condizione migliore per me. Giocarle a Parigi, al Roland Garros, sul campo dove forse ho espresso il mio miglior tennis, è qualcosa che mi fa ben sperare. Prima giocherò Umago comunque. Vediamo quando arriverò a Parigi perché dipende da cosa farò lì".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non mi aspettavo un Nole di questo livello mi ha impressionato e per questo ho fatto i complimenti sinceri a lui e al suo team. Ci affrontavamo per la settima volta ma in questa occasione l'ho visto ad un livello più alto del solito". Lo ha detto Lorenzo Musetti dopo la sconfitta contro Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon. "L’avevo affrontato in diverse condizioni e su superfici diverse, ma mai su erba", ha spiegato l'azzurro. "Su questa superficie credo che il suo gioco si adatti veramente alla perfezione; nei colpi di inizio gioco è stato impeccabile, per non parlare delle risposte, mi ha concesso zero e ha meritato di vincere. Io - ha aggiunto - ho poco da recriminare, oggi forse avrei battuto il 90% dei giocatori, se fosse stato un altro Nole forse avrei potuto fare qualcosa di più, ma lui non me l’ha permesso. Certo, mi sarebbe piaciuto giocare la finale domenica ma non sono abbacchiato, mi sono divertito e mi sono goduto le due settimane del torneo”.

Le parole di Musetti dopo il ko con Djokovic

Wimbledon? E’ stata una bellissima esperienza, quasi una favola. Quello che ci sarà da adesso in poi è come un fiore che nasce. Questo mese mi ha portato gioie immense e mi ha permesso di realizzare sogni che avevo nel cassetto fin da piccolo. Quello che è accaduto qui, quello che ho tirato fuori in questo torneo, devo portarlo con me nel resto della stagione; se riuscirò a mantenere questa continuità potrò fare altre grandi cose. Penso di meritare un ranking migliore, e visto che la seconda parte dello scorso anno è andata male, avrò tante occasioni per far bene e per realizzare altri due sogni... raggiungere la Top 10 e azzardare il pensiero fino alle Finals di Torino”, ha proseguito Musetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Musetti, dopo Djokovic c’è spazio per Sinner: “Lo abbiamo scoperto tardi”
2
Sulle Olimpiadi e sul doppio con Sinner