Sinner, la grandezza del N.1 si misura anche nella sconfitta

Nessuna scusa, nessun alibi, nemmeno il malore addotto come giustificazione per il ko con Medvedev dopo il virus che l'aveva indebolito prima del match. E il pensiero corre già alle Olimpiadi
Sinner, la grandezza del N.1 si misura anche nella sconfitta© Getty Images

Se è vero che il Numero Uno si riconosce dal modo in cui vince e anche dal modo in cui perde, Jannik Sinner a Wimbledon ha confermato la sua qualifica di primo tennista del mondo. Nessuna scusa, nessun alibi, nemmeno il malore addotto come giustificazione per il ko con Medvedev, dopo il virus che l'aveva indebolito prima del match. Semmai una schietta autocritica, osservando la sua regola principe: o vinco o imparo.

"È successo qualcosa che potevamo gestire meglio"

L'incipit delle riflessioni di Jannik è stato illuminante: "Forse è successo qualcosa che potevamo gestire meglio. L’energia andava e veniva, ho avuto alti e bassi: ho lottato con ciò che avevo in corpo. Ho 22 anni, può succedere, ogni tanto mi prende un po’ di malessere, era già accaduto a Parigi con un po’ di allergia. Non mi piace parlare di sfortuna, cercherò di capire analizzando con il mio team ciò che è successo". Il medico chiamato in campo da Jannik gli aveva consigliato di rientrare negli spogliatoi, il fisioterapista gli aveva detto che in quelle condizioni non poteva continuare a giocare, ma Sinner è rimasto in campo, nonostante gli girasse la testa: "Non volevo ritirarmi. Mi era successo un paio di volte l'anno scorso e non mi era piaciuto". Si capisce.

Numero 1 tra tanti ostacoli

Nell'anno solare 2024, l'azzurro ha vinto 42 partite su 46 (percentuale di vittoria: 91%) e tutte e quattro le finali raggiunte; si è aggiudicato 14 match su 14 contro gli altri tennisti italiani che ha affrontato. Si aggiungano i 9 tie break consecutivi vinti, prima di perdere quello del terzo set contro Medvedev, protagonista di una prestazione degna della sua fama. E tutto questo, nonostante l'errore arbitrale che a Montecarlo gli era costato la sconfitta con Tsitsipas; l'infortunio all'anca, causa del forfait madrileno nei quarti con Aliassime; la rinuncia agli Internazionali di Roma; il ritorno in campo al Roland Garros e la sconfitta in semifinale con Alcaraz, prima del trionfo di Halle e dello stop di Wimbledon.
Dove, chiunque vinca, non sorpasserà Jannik nella classifica Atp.

Primato al sicuro, puntando i Giochi Olimpici

Rispetto al 2023, quando arrivò sino alla semifinale, l'azzurro ha perso 320 punti, ma l'attuale quota 9.570 è irraggiungibile. Se anche dovesse fare suo il torneo londinese, Djokovic arriverebbe a 9.160 punti. Parigi chiama (il torneo olimpico comincerà il 27 luglio) e il pensiero di Jannik corre già ai Giochi: "Le Olimpiadi sono un sogno, non vedo l'ora che incomincino". Parole da N.1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...