Sinner e la frase per Anna Kalinskaya dopo la vittoria: "La mia ragazza..."

Jannik trionfa ad Halle da numero uno ma non dimentica né fidanzata né Wimbledon...Ecco le sue parole

HALLE (Germania) - "Hubi è bellissimo condividere il campo con te, giocare la finale contro di te è davvero speciale". Così, a caldo, Jannik Sinner commenta la vittoria ad Halle contro Hurkacz, suo grande amico e finalista nel torneo tedesco. "Grazie al mio team che ogni giorno mi spinge anche questa settimana abbiamo lavorato duro. Adesso si continua a spingere. Ringrazio la mia famiglia e mio papà che è venuto qui per la finale. È una vittoria importantissima, è stata una partita dura, sapevo di dover servire bene. Magari capitano 23 punti importanti nel match e ho cercato di giocare meglio nei momenti che contano. È una bella sensazione la prima vittoria in un torneo sull'erba. Ora c'è Wimbledon e non vedo l'ora, l'anno scorso ho giocato bene arrivando in semifinale. Sicuramente c'è un po' di differenza ma ci arrivo con più fiducia, ho una settimana per prepararmi. Mi dispiace per la mia ragazza che ha perso a Berlino con cinque match point, ma anche lei ha avuto una bellissima settimana", ha aggiunto l'azzurro numero uno del ranking Atp commentando la sconfitta di Anna Kalinskaya contro Jessica Pegula per 6(0)-7, 6-4, 7-6(3) a Berlino.

Su Wimbledon

"A Wimbledon da favorito? Sicuramente uno Slam è totalmente diverso, sono contento di essere in quella posizione. Sull'erba devi stare sempre attento perché si può perdere anche velocemente, non credo di essere il favorito perché ci sono tanti giocatori forti. In una settimana può succedere di tutto e vediamo chi giocherà meglio", ha aggiunto Jannik Sinner ai microfoni di Sky Sport: "Vuol dire tanto per me vincere oggi, ma c'è tanto lavoro dietro. Nel corso degli anni sto cercando di capire cosa funziona meglio, oggi ho giocato in modo controllato e ho giocato bene i punti importanti. Sono contento". Sul siparietto con Hurkacz dopo la partita, ha detto: "Ci conosciamo abbastanza bene, abbiamo scherzato un po' perché tra allenamento e partita cambiano le cose. È stato un momento carino". Infine, sulla presenza del padre in tribuna: "Mio papà mi ha sempre detto di lavorare, sia quando le cose vanno bene che quando vanno male. Non c'è un segreto, sia lui che mia mamma mi hanno dato questa mentalità".

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