Camila Giorgi, che nel silenzio più totale e senza alcun preavviso si è ritirata dal tennis a soli 32 anni, è sparita. Da alcuni giorni, infatti, non si hanno più notizie nè di lei nè dei suoi familiari. La nativa di Macerata recentemente aveva cambiato il numero di telefono e lo aveva dato soltanto a pochi intimi. Questi ultimi hanno tentanto invano di contattarla in quanto la linea risulta non più attiva. Nessun segnale neanche dai cellulari dei fratelli Leandro e Amadeus (quest'ultimo si occupava delle sue pubbliche relazioni), così come sono spariti anche il padre allenatore, Sergio, e la madre Claudia, artista e stilista. Il motivo dietro alla sparizione non è noto ma secondo alcune ipotesi potrebbe essere collegato ai problemi giudiziari della marchigiana, per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla Procura di Vicenza per le false vaccinazioni anti-Covid. Proprio ieri è stata fissata la prima udienza preliminare dell'inchiesta per il prossimo 16 luglio, giorno in cui la tennista dovrà comparire davanti al GIP, col rischio di finire a processo con l'accusa di falso ideologico.
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Garbin preoccupata per Camila Giorgi
"Mi dispiace perché anche io non sono riuscita a sentirla, un po' di preoccupazione c'è - commenta Tathiana Garbin, capitana di Fed Cup ai microfoni dell'Ansa -. L'ultima volta che ci siamo parlate era prima della Billie Jean King Cup e non mi ha dato disponibilità per venire a Siviglia con la squadra per un problema al piede. Mi auguro che stia bene - prosegue la capitana azzurra - che non ci siano problemi e che abbia lasciato con serenità questo sport che gli ha dato tanto". La Giorgi non ha ufficialmente comunicato il ritiro nemmeno alla Wta, ma secondo la Garbin dietro a questa scelta ci sarebbe una semplice spiegazione: "Credo che per una giocatrice che ha raggiunto i vertici sia difficile poi ripartire dalle qualificazioni e con un ranking basso. Una conclusione forse era necessaria".