Panatta, Sinner, la risposta a Bertolucci e la frase su Jannik: “Gli auguro…"

L'ex tennista azzurro sulla vittoria del 22enne di San Candido a Rotterdam: ecco le sue parole

Dopo la Coppa Davis e l'Australian Open (primo italiano a trionfare a Melbourne e secondo italiano di sempre a vincere un torneo dello Slam dopo l'affermazione di Adriano Panatta al Roland Garros 1976), Jannik Sinner trionfa anche all'Atp 500 di Rotterdam battendo in finale l'australiano Alex De Minaur con il punteggio di 7-5, 6-4. Il 22enne di San Candido è ancora imbattuto in questo 2024 e sul sintetico indoor olandese ha perso solo un set agli ottavi contro il francese Monfils. 

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Sinner nella storia del tennis italiano: è numero 3 al mondo

Battendo in semifinale l'idolo di casa Tallon Griekspoor si era già guadagnato la certezza di diventare il nuovo numero 3 della classifica mondiale, scavalcando così il russo Daniil Medvedev sconfitto in rimonta nell'ultimo atto in Australia. L'azzurro entra così nella storia dalla porta principale e ottiene un risultato mai raggiunto prima da un tennista italiano: il ragazzo della Val Pusteria, infatti, diventa il primo azzurro a salire sul gradino più basso del podio del ranking superando così Adriano Panatta (4°). Nicola Pietrangeli era stato numero 3 al mondo nel 1959 e nel 1960, ma la classifica Atp fu introdotta solo nel 1974.

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Panatta sul trionfo si Sinner

Interrogato sulla vittoria di Sinner a Rotterdam, Adriano Panatta risponde: "La cosa che mi manda al manicomio è che ancora fanno i paragoni tra me, lui e addirittura Pietrangeli. Quando c'è un talento come Sinner, lui non deve fare la corsa su di noi, lui nemmeno ci pensa a noi, ma lui deve fare la corsa su Djokovic, Nadal, Federer, perché ne vincerà tanti di titoli. Questi paragoni, perché? Jannik oggi ha vinto un torneo abbastanza importante, doveva vincerlo perché era il più forte del tabellone. A volte sono però più difficili da vincere questi tipi di tornei, quando sei il favorito, piuttosto che altri più complicati. Questo ragazzo sta andando verso una carriera pazzesca, ne vincerà tanti di tornei. Secondo me vincerà anche altri Slam. È molto probabile possa diventare il numero uno, anche quest'anno. Ormai abbiamo detto tutto di Sinner, è diventato un eroe sportivo nazionale. Si parla molto di lui e se lo merita, perché è un ragazzo perbene, umile, intelligente e molto molto forte".

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Panatta replica a Bertolucci

A Paolo Bertolucci che dice "finalmente potrete lasciare in pace Adriano Panatta", lui replica: "Gli assicuro che io sto in pace in ogni caso. Ho sempre detto che prima o poi qualcuno doveva superare questo record. Io vivo nel presente e quel ragazzo che giocava quasi 50 anni fa per me è un amico lontano e che ricordo anche abbastanza poco. Per cui non ho problemi di invidia, spero che Jannik vinca molto più di me e spero che vincano anche altri italiani molto più di me perché questo è lo sport e questo deve essere lo spirito. L'unica cosa che gli auguro a Sinner è che quando smetterà di giocare, tra 15-20 anni, abbia acquisito un po' di disincanto. Perché il disincanto aiuta a vivere meglio, perché tutto ciò che sta vivendo in questo momento prima o poi finisce e inizierà la vita vera, di persone normali che hanno fatto sport. Quelli che vivono nel passato secondo me vivono molto male". 

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Dopo la Coppa Davis e l'Australian Open (primo italiano a trionfare a Melbourne e secondo italiano di sempre a vincere un torneo dello Slam dopo l'affermazione di Adriano Panatta al Roland Garros 1976), Jannik Sinner trionfa anche all'Atp 500 di Rotterdam battendo in finale l'australiano Alex De Minaur con il punteggio di 7-5, 6-4. Il 22enne di San Candido è ancora imbattuto in questo 2024 e sul sintetico indoor olandese ha perso solo un set agli ottavi contro il francese Monfils. 

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Battendo in semifinale l'idolo di casa Tallon Griekspoor si era già guadagnato la certezza di diventare il nuovo numero 3 della classifica mondiale, scavalcando così il russo Daniil Medvedev sconfitto in rimonta nell'ultimo atto in Australia. L'azzurro entra così nella storia dalla porta principale e ottiene un risultato mai raggiunto prima da un tennista italiano: il ragazzo della Val Pusteria, infatti, diventa il primo azzurro a salire sul gradino più basso del podio del ranking superando così Adriano Panatta (4°). Nicola Pietrangeli era stato numero 3 al mondo nel 1959 e nel 1960, ma la classifica Atp fu introdotta solo nel 1974.

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