L'Italia
All'azzurro numero 4 del ranking mondiale viene poi chiesto cosa significhi per lui essere il primo italiano ad avere inciso il proprio nome su questo trofeo, ma anche il fatto di poter rappresentare l’Italia e che valore abbia questo successo per i tennisti suoi connazionali: "Significa molto. Forse è la cosa più importante. Perché il supporto che ricevo ormai da anni è incredibile. Essere in grado di renderli felici oggi, perché sento che anche loro mi spingono, che posso credere in me stesso e avere così tanto supporto, è fantastico. Avere loro accanto è difficile da spiegare, perché è come il pubblico, ti dà tanto. Ecco perché giochi in un certo modo, perché quando lo stadio è pieno, con 15mila persone che fanno il tifo per te o per il tuo avversario... È una sensazione fantastica anche solo scendere in campo. Poi ovviamente quando ti trovi in ??una situazione difficile, vuoi anche fare una buona partita. Ad esempio oggi, stavo andando così veloce, avevo due set da recuperare, ho visto tutte le persone che erano venute lì a guardare la partita e ho pensato che dovevo almeno provare a ripagarli in qualche modo. E questo è proprio quello che è successo oggi".
I capelli
"Come faccio a tenere tutti i capelli nel cappello? Sì, no, questa è una domanda difficile... Non posso rispondere. Ho un cappello magico, lo sapete?", afferma Sinner a metà tra l'imbarazzato e il divertito, mentre in sala stampa riecheggiano le risate dei cronisti presenti.