Nel giorno del suo ritorno ufficiale sul trono del tennis Novak Djokovic (inizia la sua 374ª settimana da n.1 del mondo, il primo a balzare direttamente dalla 5ª alla 1ª posizione da quando esiste il ranking computerizzato, nel 1973) incassa un coro di complimenti per il 10° trionfo agli Australian Open. A cominciare dai grandi rivali di sempre, Rafa Nadal e Roger Federer. «Congratulazioni Nole, a te e al tuo team per questo grande traguardo. Goditi il momento» le parole con cui il 36enne spagnolo ha salutato sui social il "risultato straordinario" di eguagliare il suo record di 22 titoli Slam. E applausi arrivano dal fuoriclasse svizzero, ritiratosi con 20 Major in bacheca, quota che aveva raggiunto per primo con il successo a Melbourne Park nel 2018: «Impresa incredibile, ancora una volta! Molte congratulazioni». Il co-fondatore della Professional Tennis Players Association, il canadese Vasek Pospisil, ha descritto il serbo come “l'uomo d'acciaio” del tennis, anche Denis Shapovalov e Holger Rune hanno inviato messaggi di plauso, così come la leggenda dello sprint giamaicano Usain Bolt.
Djokovic salta Indian Wells e Miami
Il diretto interessato si prenderà qualche settimana di pausa per riprendersi completamente dall’infortunio alla coscia sinistra subito in Australia. «Nei prossimi giorni mi sottoporrò a visite mediche, spero di poter tornare in campo al torneo di Dubai, che si svolgerà tra un mese» ha detto Nole, trofeo in mano, durante la tradizionale sessione fotografica sul fiume Yarra. Ma sarà un rientro di breve durata poiché dovrà saltare il tour americano in primavera: le autorità statunitensi hanno esteso fino al 10 aprile il divieto per gli stranieri non vaccinati contro il Covid-19 e Djokovic rinuncerà ai Masters 1000 di Indian Wells (6-19 marzo) e Miami (19 marzo-2 aprile). Allora l’attenzione si sposterà sulla terra, per preparare nel migliore dei modi l’appuntamento con il Roland Garros, secondo Slam stagionale.
Big in stand-by, occhi sui Challenger
Con il circuito maggiore in stand-by questa settimana per i turni di qualificazione di Coppa Davis da venerdì a domenica, sono i challenger a catalizzare le attenzioni sul fronte maschile. A Tenerife esordio sofferto ma vincente per Francesco Passaro, che ha superato in rimonta (2-6 6-3 6-4) il russo Yaroslav Demin e ora troverà sulla sua strada il sudafricano Lloyd Harris, che agli Australian Open ha eliminato in 5 set al 1° turno Lorenzo Musetti (n.17 Atp, nuovo best ranking). Niente da fare invece per Salvatore Caruso, battuto 6-3 7-5 dallo spagnolo Nicolas Alvarez Varona. I derby tricolore nel turno decisivo delle qualificazioni hanno promosso Matteo Gigante (a scapito di Stefano Travaglia) e Gian Marco Moroni (su Lorenzo Giustino) che si aggiungono così a Matteo Arnaldi, Alessandro Giannessi, Roberto Marcora, Raul Brancaccio, Gianluca Mager, Riccardo Bonadio e Francesco Maestrelli. Tutti in campo oggi, come Luca Nardi a Coblenza. Passando al tour femminile, l’azzurra Jasmine Paolini esordirà domani nel torneo di Lione ($ 239.477, diretta tv su SuperTennis): la 27enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.66 del ranking, sul veloce indoor del Palais des Sports de Gerland affronterà la spagnola Rebeka Masarova (n.93), promossa dalle qualificazioni.