Google è tornato e ci teneva a farlo sapere al mondo intero. E con un modello di smartphone come Pixel 7 Pro è davvero difficile passare inosservati: trattasi di un concentrato di tecnologia e innovazione, con un chiaro punto di forza legato alla potenza e alla qualità del comparto fotocamera, vero fiore all’occhiello del rivoluzionario prodotto col quale l’azienda celebre per le ricerche multimediali ha saputo nuovamente fare irruzione nel mercato degli smartphone. Perché se tutta la gamma Pixel s’era fatta una certa fama legata proprio alla versatilità e alla qualità degli scatti, adesso si può affermare senza ombra di dubbio che la nuova serie è destinata a dettare le regole nella categoria di modelli con fotocamera con caratteristiche avanzate.
Google Pixel 7 Pro: un design particolare
Da quando Google ha rilasciato la versione Pro di Pixel 7 lo scompiglio tra gli smartphone di fascia alta è stato evidente. Anche perché a un prezzo così competitivo difficilmente si può trovare di meglio. Distinguersi dalla massa è un chiaro segnale di personalità e forza: la fotocamera che attraversa tutta la parte posteriore del modello ne è una riprova, ben diversa dai comparti schiacciati e quadrati posti su un lato in tutti gli altri smartphone. Un segno distintivo come la certificazione IP68 con scocca in metallo e vetro Gorilla Glass che a questo prezzo è davvero tanta, anzi tantissima roba. Il peso penalizza un po’ il modello (212 grammi), ma del resto le misure sono importanti (162,9 mm x 76,6 mm x 8,9 mm) e la maneggevolezza risulta essere un po’ sacrificata.
Google Pixel 7 Pro: l’innovativo Tensor G2
Pixel 7 Pro è uno smartphone “di sostanza”: i due speaker sono un po’ sacrificati, e specie quando si tende ad alzare il volume la qualità audio non è delle migliori, specie se commisurata ad altri modelli top. Il processore Tensor G2 realizzato a 5nm e composto da due Core X1 è potente, ma soprattutto consente di poter lavorare con una fluidità assolutamente eccellente e senza sorprese. L’efficienza è aumentata grazie alla GPU montata su una Mail G710 MP07, che permette anche di utilizzare la TPU (Tensor Processing Unit) che gestisce tutte le operazioni di machine learning. E anche lo schermo da 6,7 pollici in QHD+ con tecnologia LTPO da 120 Hz, in grado di generare 1500 nit di picco, risulta essere di grande impatto ed eccelsa qualità anche sotto sorgenti di luce intensa (solare o artificiale).
Google Pixel 7 Pro: una fotocamera impressionante
Le lodi di Pixel 7 Pro vanno comunque soprattutto indirizzate sul comparto fotocamera. Il sensore principale rimane lo stesso del modello precedente: la fotocamera da 50 MP con apertura f/1.85 garantisce scatti perfetti anche nei più piccoli dettagli, merito anche del nuovo sensore grandangolare da 12 MP (apertura f/2.2) e del teleobiettivo da 48 MP. Grazie alle applicazioni installate (su tutte Google Foto), modificare gli scatti in tempo reale è un gioco da ragazzi, e comporta risultati davvero notevoli, specie con gomma magica (che rimuove elementi all’istante) e correzione sfocatura, vero upgrade di inarrivabile praticità e sostanza. A corredo anche una fotocamera frontale da 12 MP. In modalità video la qualità 4K è garantita.
Google Pixel 7 Pro: autonomia e prezzo
L’ultimo modello Google monta un sistema Android 13 con tre anni di aggiornamenti gratuiti. L’autonomia è abbastanza soddisfacente: con una batteria da 5.000 mAh che permette sempre di arrivare alla fine di una giornata lavorativa anche grazie anche alla modalità Extreme Battery Saver, che garantisce una carica duratura per 72 ore. La ricarica utilizza un caricatore da 30 W che impiega mezzora per ricaricare il 50% del totale 6tramita ingresso USB Type C, ma non è presente nella confezione. Ad ogni modo Pixel 7 Pro rappresenta un bell’upgrade per Google, che puntando alla pura sostanza non ha badato a troppi fronzoli, presentando un modello convincente e di assoluta qualità. Su Amazon è disponibile a 909,00 euro con memoria da 128 GB e di colore grigio/verde.