Cambiano gli allenatori (al Genoa dopo Ballardini sono arrivati prima Shevchenko, poi Konko e adesso il tedesco Blessin) ma il risultato è sempre lo stesso: i rossoblù non riescono più a vincere una partita (l’unico successo risale alla terza giornata, 3-2 in trasferta a Cagliari) e sono sempre più relegati a fondo classifica (sono penultimi con un punto in più della Salernitana che però ha due gare da recuperare). L’Udinese aveva iniziato bene la stagione ma poi si è progressivamente spenta e adesso, seppur anch’essa con due gare in meno, occupa la quint’ultima posizione a ridosso delle posizioni che obbligano alla discesa in B. Basta questa veloce panoramica per intuire quanto siano importanti i tre punti in palio e come sia anche difficile decifrare questo match.
Al Ferraris mai in vantaggio al 45’ e mai in vantaggio al 90’
La situazione del Genoa di quest’anno vanta pochi precedenti con un elemento che merita, però, di essere vistosamente sottolineato. I rossoblù hanno finora disputato dieci partite in casa e in nessuna di esse non solo non hanno mai vinto (manca quindi il segno “1” al novantesimo) ma non hanno mai chiuso neanche il primo tempo in vantaggio (manca quindi anche il segno “1” a metà gara). Anche questa è una situazione che vanta pochi precedenti.