Un'estate decisamente piena quella di Claudio Rosatello, proprietario con la famiglia del Tennis Stadium di Lagnasco nel quale opera da oltre 10 anni la VTT. Sono da poco iniziati i lavori di potenziamento e raddoppio della struttura: «Con il primo impianto si poteva parlare di scommessa - esordisce - perché se l'avventura non avesse avuto l'esito sperato era pronto un piano B. Fortunatamente l'attività è partita e si è sempre più affermata. Ho molta fiducia nella gestione attenta, professionale e appassionata di Duccio Castellano, Enrico Gramaglia e Daniil Testa, e i numeri lievitati sono sotto gli occhi di tutti. Il momento per fare un investimento importante di questo tipo è ideale. Il tennis italiano è in un passaggio epocale e sta esprimendo sempre più giocatori e giocatrici ad alto livello. I ragazzini hanno voglia di tennis, così gli adulti, molti dei quali hanno ripreso a praticare. Noi siamo pronti a soddisfare le richieste. I lavori hanno preso il via e dovrebbero terminare entro un anno. Non è tanto la costruzione del nuovo capannone quanto le opere civili collegate che richiedono più tempo. La speranza è quella di poter essere a regime o quasi per l'estate ragazzi del 2025. Si potrebbe anche pensare a un'apertura a step, con i nuovi campi in terra rossa. Vedremo».
Intanto Claudio Rosatello e il figlio Marco sono stati a Wimbledon che ha visto tra le protagoniste nel main draw di doppio anche la figlia e sorella Camilla: «Un'esperienza unica - sottolinea -. Io ho fatto un long week end, Marco era arrivato già il martedì. Ho potuto assistere a un match sul centrale tra Alcaraz e Tiafoe e lo scenario mi ha colpito. Sei nel “Tempio”, sull’erba di Wimbledon. Mi vengono i brividi ancora ora a ripensarci. Ancor di più realizzando che Camilla ha fatto parte del torneo. Le ho sempre detto che prima o poi le occasioni arrivano, gli astri ti vedono e in qualche modo vengono in tuo soccorso. Lei ha stretto i denti e continuato, senza mai perdere il gusto del divertimento legato al tennis. Sono orgoglioso come padre per quello che sta facendo. Ero già stato agli US Open e al Roland Garros».
Per completare il personale Grande Slam non rimangono che gli Australian Open: «Non amo molto viaggiare e il tragitto per Melbourne è molto lungo. Sarei disposto a farlo per una finale. Anche per questo dovranno pensarci le stelle!».