Tennis: Cus Torino promosso in B1 maschile

Riccardo D’Elicio: «Un bel successo, frutto della programmazione e della passione. Anche nel tennis siamo diventati una realtà significativa in perfetta sinergia con quanto stiamo facendo negli altri sport [...]»

Fino a qualche stagione fa il tennis per il CUS Torino non rappresentava una delle espressioni di campo più importanti, anche se in quanto a strutture la realtà era già capace di esprimere un ottimo potenziale.
Il vero percorso agonistico delle due formazioni di punta, la maschile e la femminile è partito quasi come un gioco e, grazie all’impegno della dirigenza, del responsabile della sezione tennis, il Prof. Enrico Macii e del fratello Alberto, del maestro nazionale FITP Andrea Saggion, punto di riferimento della scuola tennis e del tennis in carrozzina targato CUS Torino, del Tecnico Nazionale Vincenzo Santoleri (responsabile agonistica), degli sponsor e soprattutto dei giocatori e delle giocatrici, è diventato nel breve una cosa seria. Lo scorso anno è arrivata per i ragazzi la promozione dalla serie C alla B2 e domenica scorsa, tra le mura amiche, quella al primo tentativo dalla B2 alla B1.

Gli obiettivi d’inizio stagione, anche in ragione di un girone di ferro nel quale era inserita la formazione torinese, erano quelli legati al mantenimento della categoria. Il campo ha invece dimostrato, domenica dopo domenica, che si poteva fare molto di più e al fotofinish è arrivato il grande risultato.
La “regular season”, che da regolamento promuove direttamente solo la prima del raggruppamento, ha visto la squadra chiudere con quattro vittorie e due pareggi a quota 14 punti, gli stessi fatti registrare dai giovani del Monviso Sporting Club di Grugliasco, alle spalle dei cussini con una vittoria in meno (27 a 26).

Una grande solidità del gruppo targato Cus che ha staccato il biglietto per la categoria superiore vincendo domenica scorsa in casa per 4-2 contro il Country Club Cuneo. Decisiva la doppia affermazione nei doppi che ha portato i nomi di Ortenzi e Bianchi, a segno al match tie-break per 10-3 contro Casciola e Becchis, e di Roggero e Nicoletti, che hanno piegato i rivali del club cuneese, Gola e Delfino. Lo score si era fermato sul 2-2 al termine dei singolari, con vittorie per il Cus Torino di Tommaso Roggero e di Nicolas Bianchi: «Quattro promozioni in quattro anni. D3, D1, C, B2. Senza dimenticare le ragazze, ancora in corsa per la promozione in C. Insieme a mio fratello Alberto stiamo promuovendo questo modello che combina sport agonistico e studio universitario; come professori universitari la cosa ci sta molto a cuore, e al Cus abbiamo trovato l'ambiente ideale per svilupparlo e farlo crescere. Quindi, un grazie sentito al Presidente Riccardo D'Elicio e a tutto lo staff del Cus, per aver creduto in questo progetto, agli sponsor, Iren e Links, che ci hanno aiutato a portarlo avanti, al tecnico Enzo Santoleri per la competenza nella guida tecnica delle squadre. Adesso vogliamo crescere anche nel settore giovanile, per dare linfa e continuità a quello che stiamo facendo. Da settembre, si riparte».

Grande soddisfazione anche del Presidente del Cus Torino, Riccardo D’Elicio: «Un bel successo – ha dichiarato – frutto della programmazione e della passione. Anche nel tennis siamo diventati una realtà significativa in perfetta sinergia con quanto stiamo facendo negli altri sport. Vogliamo che il binomio tra Scuola e Sport sia sempre più stretto ed attrattivo per gli studenti. La costruzione di un soggetto completo non può prescindere dai valori che lo sport insegna e vogliamo che proprio in nome di questa assonanza Torino diventi sempre più un polo nel quale gli studenti – atleti vogliano continuare a mettersi in gioco. Noi diamo loro questa opportunità grazie ai molti anni di esperienza acquisita sul campo e alle strutture che possiamo mettere a loro disposizione. Punteremo a diventare nei prossimi anni molto attivi anche nel settore scuola tennis avvicinando sempre più bambini al mondo della racchetta, con iniziative mirate alla formazione di un vivaio interno in grado di esprimere i nostri talenti di domani, sul terreno di gioco e nell’ambito della formazione scolastica e universitaria. Una bella sfida che considero già oggi vincente e altamente motivante».

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