Dopo oltre vent’anni di apprezzata collaborazione, Biella Biella Rugby saluta il tecnico Marco Porrino. «Sentivo la necessità di intraprendere nuove esperienze, è stato un viaggio lungo e carico di emozioni forti che sicuramente porterò con me per il resto della vita. Ora mi fermo per qualche mese, tornerò in Nuova Zelanda per qualche tempo a ricaricarmi ed apprendere, poi rientrerò in Italia dove sicuramente continuerò la mia attività di tecnico, probabilmente al fianco della Federazione», dichiara Porrino che ha indossato la maglia gialloverde per la prima volta nel settembre del 1992, una maglia che ha smesso di indossare solo per un anno, quando è stato chiamato alla corte dei Leoni della Benetton Treviso nella stagione 1998/1999 per fare ritorno al suo club di origine nella stagione successiva. Giocatore dotato, Porrino ha servito dal campo la squadra nel ruolo di tallonatore giocando nelle svariate categorie fino alla serie B giocando la finale playoff nella stagione 2012/2013, quando già da un decennio occupava all’interno del sodalizio gialloverde il ruolo di Responsabile dello sviluppo che determina azioni nel campo del reclutamento, scuola, fidelizzazione e tutte le attività che coinvolgono il movimento giovanile utili a far crescere la società.
Dal campo alla panchina della prima squadra dopo Aldo Birchall tre anni fa, per lasciare il posto ad Alberto Benettin alla stagione successiva e tornare a dedicarsi completamente ai più giovani, fiore all’occhiello e obiettivo primario di Brc.
Carico di emozioni nel fare questi saluti, il presidente Brc Filippo Musso: «Ho conosciuto Marco nel ruolo di allenatore, poi l’ho vissuto come compagno di squadra, ora come presidente del club. Marco è stato colui che mi ha accolto sin dal primo istanti in cui mi sono approcciato al rugby, nonostante non fosse l’allenatore della categoria in cui mi apprestavo a giocare. In ventisette anni di questo sport lui c’è sempre stato: un vero punto di riferimento per me e per tutti coloro che hanno frequentato e frequentano il club. Con il tempo ed il cambio di ruoli ho imparato a conoscerlo sotto molteplici sfaccettature, Marco per me è e rimarrà una grande persona, un grande educatore e un maestro di vita, la persona che affronta i più svariati argomenti con grande serietà attribuendo ad essi e al suo interlocutore sempre la giusta attenzione. Ha dimostrato nel tempo, con i fatti e con le parole, che per essere ‘uomini’ sul campo da rugby, bisogna prima esserlo nella vita. Con la partenza di Marco si chiude un capitolo della storia del Biella Rugby. Sono certo che ovunque lo porterà il futuro, lascerà un’impronta indelebile come quella che rimarrà per sempre a Biella».
Vittorio Musso, past president Brc: «Ho avuto la fortuna, quando ero alla presidenza di Biella Rugby, di trascorrere un lungo periodo vicino a Marco che ho vissuto nel ruolo di giocatore e in quello di allenatore. Mi piace ricordare la vittoria dell’Under 14, quando giocava mio figlio Filippo al Torneo delle Regioni. Una partita memorabile, giocata sotto un uragano contro Cus Torino. Non posso che avere bellissimi ricordi legati a Marco. E’ stato un bravissimo giocatore e un bravissimo allenatore, nonché un amico con il quale ho condiviso problematiche e visioni legate alla gestione del club. Ci siamo lasciati con grande serenità, per questo non posso che augurargli prima di tutto un bellissimo soggiorno in Nuova Zelanda, dove so che lui sarà in grado di catturare tutto il bello del rugby che c’è la per poi poterlo trasferire in Italia al suo ritorno e soprattutto, se continuerà a lavorare per il Comitato e per la Federazione, la stessa Fir si troverà un asset importante per le sue qualità. Tanti auguri a Marco e grazie per il suo passato e presente gialloverde».
Cesare Maia, past president Brc: «Dire arrivederci, e non addio, a una persona come Marco Porrino non è certamente facile. Marco rappresenta l’espressione più autentica del Biella Rugby. C’era quando eravamo una piccola società di provincia e c’è stato fino a oggi. Marco ha avuto molto dal rugby e da questa società, ma ha restituito tantissimo con l’impegno, la passione, la professionalità che ha accumulato in tutti questi anni e che ha sviluppato vestendo sempre in gialloverde. È stato fino a oggi uno dei volti del club tra i più significativi. Prima sul campo e poi fuori dal campo. Marco Porrino ha dato un’impronta non solo tecnica ma anche etica e morale costruita con la società. Dopo tutti questi anni è inevitabile che si cerchino altre esperienze, altre strade. Ma il nome di Marco Porrino ha lasciato una traccia profonda nella storia del biella rugby. Un segno non solo nel passato ma anche nel futuro».