Due belle finali hanno posto il sigillo ad un’intensa dieci giorni di tennis giovanile sui campi del Tennistadium di Lagnasco, sede della Vehementia Tennis Team. Le hanno giocate, a partire dalle 10 le migliori e i migliori dei due tabelloni che hanno formato la 2.a tappa di macroarea nord-ovest del circuito Super Next Gen under 18. Circa 250 i partecipanti alla rassegna splendidamente organizzata dallo staff e dalla dirigenza della VTT.
La partenza è stata al femminile con protagoniste l’italo-giapponese Alice Arisu Pesci, 2.7 arrivata al Circolo della Stampa Sporting di Torino nel gennaio della stagione in corso, direttamente da Tokyo, e la portacolori del TC Laghi Valperga, Alice Noascon Fragno, classifica 2.6. Tambureggiante il loro confronto con la maggior potenza della Noascon da una parte e la capacità di ribattere colpo su colpo dell’avversaria dall’altra. L’equilibrio è stato dominante nel primo set, anche se la piemontese ha avuto più opportunità per chiuderlo. Ben cinque i set point non messi a segno negli ultimi due game in risposta, tre sul 5-4 servizio Pesci e due sul 6-5 servizio per l’italo-nipponica. Tanta grinta per Alice Pesci, cosa che le ha permesso di superare anche il dolore per un piccolo risentimento muscolare.
Foto ©Sergio Errigo
Dopo ogni vincente lo sguardo è andato verso il suo coach, Fabio Vanacore, tecnico del circolo torinese nel quale si allena. La decisione è giunta al tie-break e nella circostanza è stata più lucida e chirurgica proprio la Pesci, al secondo torneo giocato in Italia dal momento dell’approdo nel nostro Paese. Dal 3-3 è stata lei a centrare il successo parziale con alcune soluzioni in bello stile e qualche errore commesso dall’avversaria. Rinfrancata dalla vittoria parziale Alice Pesci è stata attenta e tatticamente perfetta anche nel set numero due, nel quale è andata a servire per il match sul 5-3. Non ha chiuso e ha dovuto incassare la logica reazione di Alice Noascon Fragno che si è portata sul 4-5. Il game successivo ha però nuovamente visto salire in cattedra la tennista cresciuta a Tokyo di padre italiano e mamma giapponese che è stata brava a cogliere un nuovo break per issare il trofeo. Calma e misurata alla fine si è aperta in un sorriso: «Importante la vittoria nel primo set – ha detto – che mi dato fiducia. Un bel torneo e una bella settimana quella vissuta a Lagnasco».
Poi la premiazione, con gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Lagnasco Roberto Dalmazzo e del titolare della Saluzzo Broker, Domenico Andreis, che ha omaggiato i vincitori di una polizza infortuni per giocatori agonisti non professionisti della durata di un anno. Spazio quindi alla finale maschile che ha visto confrontarsi due giocatori lombardi. Da un lato il 2.7 under 16 Mattia Rubicondo, del Cantera Tennis Team, dall’altro il pari categoria Ivan Veronese, 17enne del Milago Tennis Center. Stesso atto conclusivo della prima tappa di macroarea giocato sul rosso dell’Hanbury di Alassio. Alla fine stesso risultato, anche se con maggior lotta, Rubicondo ha messo in mostra un gran rovescio bimane giocato spesso in pressione e nei più disparati angoli del campo.
Foto ©Sergio Errigo
Dopo una partenza ad handicap (0-2) ha preso le misure al rivale di giornata ed ha chiuso il primo set al nono gioco non senza disdegnare alcune discese a rete. Veronese ha provato a contrastarlo riuscendo nell’intento solo a tratti ma in ogni caso facendo vedere un ottimo tennis. Nel secondo set è stato ancora Rubicondo a salire sul 3-0 con due break. Ne ha restituito uno ed ha visto avvicinarsi Veronese (3-2) ma ha nuovamente operato uno strappo chiudendo 6-2.
Spettacolari alcuni punti giocati dai finalisti, con recuperi di buona fattura e il tentativo costante di conquistare il quindici: «Sono felice di questo successo – ha detto Rubicondo – che ha bissato quello di Alassio. Ora giocherò la terza tappa a Como. Sto lavorando per migliorare i miei colpi, soprattutto il diritto, e oggi ho avute buone risposte in tal senso. Ottima l’organizzazione del torneo». Un concetto condiviso anche dallo sconfitto: «Non pensavo di arrivare così avanti nel torneo in ragione della superficie veloce. Invece giorno dopo giorno mi sono adattato al terreno e ho trovato un buon tennis. Sono arrivato da Milano in treno e in bici e devo ringraziare tutti i ragazzi dello staff che mi e ci hanno seguiti per l’intero arco della rassegna. Bravo Mattia a mettere in campo un gran tennis e meritare il successo».
Proprio il fair play ha contraddistinto la competizione: «Siamo molto contenti dell’atteggiamento avuto dai giocatori – ha dichiarato Duccio Castellano, dirigente della VTT di Lagnasco e direttore del torneo – e di come hanno interpretato l’appuntamento. Un’occasione anche per i nostri ragazzi di vedere all’opera degli ottimi giocatori, sia in campo che in fase di preparazione delle gare. L’appuntamento è ora con i campionati regionali under 16, maschili e femminili, dal 24 giugno al 2 luglio, sempre sui nostri campi».
Presente alle premiazioni anche lo sponsor tecnico del centro, Karhu, rappresentato da Enrico Arese, e il sindaco di Bagnolo Roberto Baldi: «Un ringraziamento – ha chiuso Castellano – anche al giudice arbitro Pierangelo Mattalia e al giudice di sedia delle finali, Agostino Morello».
In archivio dunque un altro successo targato VTT di Lagnasco.