Una gara che sulla carta sarebbe alla portata dei giocatori di coach Bruno, anche alla luce del successo nella gara d’andata, ma che in realtà si trasforma in 40’ di sofferenza per i colori biancoverdi, puntualmente puniti dai padroni di casa ad ogni errore. Sulla prestazione e sul risultato finale hanno sicuramente inciso le motivazioni che animavano le due squadre: Ciriè in caso di vittoria sarebbe stata matematicamente qualificata ai play off, mentre per Chivasso non ha più nulla da chiedere alla stagione regolare se non cercare di conquistare due punti ed attendere l’avvio della Coppa Piemonte.
La partenza si presenta subito in salita: Chivasso fatica a trovare punti dal campo, mentre Ciriè si accende subito grazie alle iniziative di Viano, Romerio e Savoldelli, decisamente più pronti, reattivi, incisivi su entrambi i lati del campo. Chivasso patisce soprattutto in difesa, dove concede troppa libertà agli esterni – bravi nell’attaccare il ferro con continuità – e poca incisività a rimbalzo, concedendo troppe seconde possibilità ai lunghi avversari. Fortunatamente nei secondi 5’ del quarto la Ferro registra la difesa, trova canestri in contropiede e chiudono il quarto sul 19-13. Il tema della gara resterà così invariato per tutta la gara: Chivasso prova a riavvicinarsi sospinta da un Ferro da 38 punti (l’unico a segnare con continuità), mentre Ciriè riesce sempre a rispondere ed annullare le fiammate biancoverdi, controllando il tabellone e concedendo i minuti finali ai suoi giovani. Una brutta sconfitta quella subita dai chivassesi, che ormai paiono totalmente demotivati e demoralizzati.
PNC CIRIE' 82
FERRO IMPIANTI PALL. CHIVASSO 62
Parziali (19-13; 42-30; 59-39)
PNC CIRIE': Savoldelli 14, Lissiotto 13, Francione 5, Stella 4, Romerio 11, Viano 14, Grigoli, Bacchini 6, Manzani 6, Orlando 6, Burdese 3, Ferrero. All Siclari
FERRO IMPIANTI PALL. CHIVASSO: Giovara, R. Pagetto 9, Vettori 2, Vai, Delnevo, Perino, Di Matteo 2, Greppi, Pepino, Ferro 38, S. Pagetto 9, Migliori 2. All. Bruno
ARBITRI - Sig. Quattrocchi di Galliate e Ugo di Pinerolo.