Reduce dall’inatteso, anche per l’andamento della partita, ko patito sul campo di Vicenza l’Autosped prova riprendere il cammino ospitando (sabato 18/3 ore 20,30 a Voghera) la Podolife Treviso che arriva da una soffertissima ma importante vittoria interna contro Carugate, battuta in volata dopo un supplementare.
Con questi due punti le venete hanno coronato l’inseguimento nei confronti di Broni, raggiunta al quinto posto (le oltrepadane sono però in vantaggio negli scontri diretti) ma la lotta nel gruppo che insegue il quartetto di testa è assai accesa, con ben 5 formazioni raccolte in soli 4 punti, tutte, potenzialmente in lotta per guadagnarsi un posto nella griglia playoff.
Per le trevigiane l’attuale stagione rappresenta, senza dubbio, un notevole passo in avanti rispetto alla precedente quando, da matricola, ottenne la salvezza ai playout grazie ad un canestro allo scadere nella decisiva gara 3; anche se la matematica ancora non le mette al riparo da brutte sorprese, appare però assai improbabile che possano essere raggiunte da Trieste e Bc Bolzano che si trovano a ben 6 punti di distanza.
E’ comunque una posizione di classifica, quella della Podolife, che è in linea, probabilmente, con le aspettative di inizio stagione visto che in sede di mercato estivo il sodalizio della Marca si era mosso molto bene, aggiungendo tasselli importanti al proprio mosaico; il duo Vespignani (play) – Ramò (ala) erano state tra le protagoniste della promozione di San Giovanni Valdarno mentre l’italo-argentina Rosset ha alle spalle numerose stagioni da protagonista, in Italia, sia in A1 che in A2. Ma gli ingressi, tutti di qualità, non si sono fermati qui ed alla corte di Iurlaro, tecnico affermato anche a livello di massima serie, sono arrivate anche il centro Egwho (già vista a Bolzano, Ponzano e San Giovanni Valdarno) e l’ala piccola Amabiglia, proveniente dalla cantera di San Martino di Lupari; da poco più di un mese, poi, è arrivata a Treviso l’ala forte El Habbab, reduce da due eccellenti stagioni a Selargius e con esperienze anche al piano di sopra con Palermo e Battipaglia.
Assai nutrito, quindi, il lotto dei nuovi arrivi che sono andati ad integrare il gruppo delle confermate che comprendeva le guardie Diodati e Gini e le lunghe Zagni e Volpato, componendo così un roster non solo di eccellente livello ma anche molto profondo, con dieci giocatrici che possono ruotare indifferentemente senza che il rendimento della squadra ne risenta. Avversaria, quindi, assai ostica per le giraffe che già nel match di andata soffrirono parecchio le venete nei primi due quarti per poi piazzare il break decisivo dopo l’intervallo, grazie soprattutto ad una difesa che diventò quasi insuperabile per le padrone di casa.
In casa Autosped la sconfitta di Vicenza di domenica ha spento un po’ gli entusiasmi generati dalla vittoria in Coppa Italia; aldilà delle ripercussioni sulla classifica, con il primo posto che si allontana ulteriormente il ko, se ben metabolizzato può avere anche ripercussioni positive sulla squadra che sicuramente sabato sera scenderà sul parquet desiderosa di riscattare il passo falso. Nonostante lo stop non si può dire che alle giraffe abbia fatto difetto l’impegno e la voglia di fare ma più probabilmente le castelnovesi hanno pagato pegno alla stanchezza, sia fisica che mentale, derivante dall’accumularsi dei tanti impegni (era la quinta partita in otto giorni); il grande rammarico è dovuto al fatto che nonostante una partenza infelice le giocatrici di Molino erano riuscite a raddrizzare la situazione, guadagnando sia nella terza che nella quarta frazione margini significativi che però non sono bastati per raggiungere il successo. Ma ora la maggiore preoccupazione riguarda, ancora una volta, l’infermeria, tornata purtroppo ad affollarsi nuovamente, per le più diverse ragioni; Bonasia quasi probabilmente non sarà del match mentre la riserva sull’eventuale impiego delle altre acciaccate verrà sciolta solo all’ultimo momento ma, ovviamente, chi anche dovesse farcela non sarà comunque certamente nelle condizioni ottimali.
Giraffe che quindi avranno bisogno del sostegno dei loro appassionati tifosi, tifosi che sabato hanno almeno un paio di motivi in più per accorrere al PalaOltrepo: il primo è per festeggiare, per la prima volta insieme con la squadra, la Coppa Italia vinta a Battipaglia. Il secondo, ben più nobile e importante, deriva dal fatto che il Bcc devolverà l’intero incasso della partita di sabato sera alla Fondazione Giovanni Celeghin Onlus, impegnata nella ricerca sui tumori cerebrali: un modo per ricordare Fabio Bellinaso che purtroppo non è più fisicamente tra noi ma che da lassù ci segue, ne siamo certi, con immutati amore e passione.