La formazione di Molino scrive un’altra storica pagina nella storia del sodalizio castelnovese conquistando, per la prima volta nella storia del Bcc, la finale di Coppa Italia; oggi 5 marzo (ore 18) ad affrontare le giraffe sarà il Sanga Milano che l’ha spuntata nell’appassionante testa a testa contro Costa Masnaga.
È superfluo sottolineare quale sia la portata di questo grandissimo traguardo che deve riempire di orgoglio, indipendentemente da quello che sarà il risultato della finale, tutta una comunità; Castelnuovo Scrivia conta meno di 5.000 abitanti e, nel suo cammino, ha battuto squadre di grandi città come Firenze ed Udine e, nell’ultimo capitolo della manifestazione, si troverà ad affrontare anche Milano. È ovvio che tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo del Derthona Basket (la squadra è stata seguita, in queste finals, dall’Amministratore Delegato Bartocci) e del Gruppo Gavio a cui vanno i doverosi ringraziamenti per il grande supporto fornito in questi mesi; poi i restanti ringraziamenti vanno, ovviamente, alle giocatrici ed allo staff tecnico per il lavoro fatto in questi mesi, lavoro che ha portato, per il momento, a raggiungere questo splendido sogno.
Vittoria più che meritata quella delle giraffe, brave ad assorbire la partenza ad handicap, risalendo la china e prendendo decisamente in mano le redini dell’incontro a partire dai secondi 10′; onore ad Udine che è stata avversaria assai ostica, come peraltro era ampiamente nelle previsioni, e mai doma, trascinata da una Ronchi che ha dimostrato, ancora una volta, di avere stoffa da vendere. Nessuna novità nel roster Autosped, con Ravelli e Castagna out e con lo starting five composto da Baldelli, Marangoni, Leonardi, Gianolla e Premasunac mentre Riga schiera Bovenzi, Bacchini, Ronchi, Lizzi e Turmel; è Ronchi ad aprire le danze dall’arco mentre le castelnovesi trovano punti nel pitturato grazie ad una determinatissima Premasunac, restando così in scia alla Delser (6-7) che però trascinata dall’ex Geas piazza un 8-0 volando sul +9 (15-6 al 5′) costringendo Molino al time out ed a un triplice cambio (Smorto, Bonasia e Rulli per Leonardi, Baldelli e Gianolla).
Le prime rotazioni portano buoni frutti perchè la difesa sale di intensità e, nel contempo trova, in attacco, 4 punti importanti di Rulli che consentono un primo riavvicinamento, con l’aggancio concretizzato poi dalle triple di Bonasia e Marangoni che portano il Bcc al -1 alla prima sirena (17-18) Seconda frazione che si apre con il sorpasso (bomba di Marangoni) e con le castelnovesi che toccano il +4 (22-18) dando la sensazione di aver ripreso decisamente in mano l’inerzia della sfida ma a quel punto commettono l’errore di innervosirsi per alcune chiamate arbitrali che le portano precocemente in bonus, permettendo alla Delser di risorpassare (25-22) ma il nuovo vantaggio friulano ha vita breve perchè prima Marangoni e poi Gianolla, con due fiammate, firmano il nuovo allungo dell’Autosped che tocca anche il +8 (39-31) grazie ad un appoggio da sotto di Leonardi per tornare negli spogliatoi sul 39-33 a proprio favore.
Si riparte dopo la pausa con Gianolla che dopo un bel rimbalzo offensivo sigla il nuovo +8 (41-33) e Bcc che sale anche a +9 sempre grazie all’ex Lucca ed a Leonardi (44-35 e 36-37); Udine si affida a Turmel ma soprattutto alla ‘solita’ Ronchi che riporta la Delser fino al -2 (46-48) dando la sensazione di poter riparire la contesa. Marangoni, Bonasia e Gatti, dalla linea della carità, respingono però l’assalto delle friulane permettendo alle castelnovesi di entrare nei 10′ finali sul +7 (53-46) che non garantisce sonni tranquilli alle giraffe ma che comunque sono un piccolo ma prezioso bottino da difendere nello sprint decisivo.
Ultima frazione si apre con il massimo vantaggio delle giraffe (56-46) grazie ad una bomba di Bonasia dall’angolo e con le ragazze di Riga che continuano a trovare vita difficile nella metà campo offensiva; un antisportivo fischiato a Turmel su Baldelli porta l’Autosped al +12 (58-46) che comincia ad essere margine importante anche in considerazione del fatto che si segna, su ambo i lati, con il contagocce; punteggio che infatti non si modifica per quasi 5′, a tutto vantaggio, ovviamente, di chi conduce, prima della bomba di Ronchi (ca va sans dire) che riporta Udine sotto la doppia cifra (58-49). È Gatti, dall’angolo, a rifirmare il +11 schiodando finalmente l’Autosped da quota 58, mentre tocca a Marangoni, in penetrazione, a replicare ai liberi di Turmel, mantenendo ancora la doppia cifra; l’ultimo acuto della formazione di Riga porta ancora la firma di una mai doma Ronchi che segna la quinta tripla della sua partita riportando Udine al -8 (54-62) ma è ancora la numero 44 castelnovese, ancora dal mezzo angolo, a segnare il canestro della staffa quando mancano 60″ al termine, chiudendo la partita e facendo scattare i legittimi festeggiamenti di squadra e tifosi al seguito. È finale.
Ed è il giusto premio ad una grande prova collettiva delle giraffe, tutte bravissime a portare il proprio contributo alla causa, sotto ogni forma; anche chi, come Smorto, ha chiuso con zero punti realizzati, ha saputo rendersi utile limitando Ronchi, devastante in avvio e nel finale ma contenuta assai bene nella parte centrale della partita, fase che poi ha deciso, in pratica, le sorti della sfida. Ed aldilà dell’importantissimi contenuti tecnici e tattici che le giraffe hanno nel loro patrimonio questa sera le giraffe hanno messo sul parquet una determinazione feroce ed una grandissima carica agonistica che hanno permesso loro di arrivare spesso prima delle avversarie sulla palla.
La partita non sarà stata memorabile dal punto di vista tecnico, in particolare negli ultimi 15′, quando probabilmente le giocatrici hanno cominciato ad accusare le fatiche accumulate anche nelle partite della sera precedente; ma è stata sicuramente tesa e vibrante, ed apprezzabile anche dal punto di vista dell’intensità, sempre ai massimi livelli. Ci piace accomunare tutte le protagoniste, di ambo le squadre, in un grande applauso perchè comunque la correttezza e la sportività non sonomai venute meno, nonostante la grande posta in palio; ovviamente siamo felicissimi di poter dire che le nostre ragazze sono state un pochino più brave rispetto alle avversarie, meritandosi di guadagnare l’accesso alla finalissima. Chapeau Giraffe !!! E, per la finalissima, Forza Giraffe !!!