Fulgor Basket: passo indietro contro Gallarate

La Paffoni cede a Gallarate subendo una tripla a pochi attimi dalla sirena di una gara giocata sottotono e con poca determinazione

KO che lascia l’amaro in bocca: la Fulgor Basket cede al cospetto della Esse Solar Gallarate subendo la tripla dall’angolo di Ielmini a pochi attimi dalla fine. 64-61 il finale di una partita giocata sottotono e con poca determinazione. Si archivia, si resetta e ci si prepara alla trasferta di domenica prossima a Pavia.

Partenza a rilento per entrambe le squadre, ma dopo l’11-13 iniziale la Paffoni sembra accendersi, toccando prima il +9 grazie ai canestri di Markovic e capitan Balanzoni, poi, con la tripla di Torgano, il +13. De Bettin e Hidalgo lanciano la rimonta della Esse Solar, che si completa con il canestro di Filippi e le triple dell’ispirato Passerini. Gallarate riesce addirittura a sorpassare una Paffoni troppo remissiva, capace di chiudere poi avanti di uno alla pausa lunga. Nel terzo quarto Gallarate parte meglio e si porta avanti di sei lunghezze, la Fulgor non molla e riaccorcia prontamente, ma il match procede a strappi, avviandosi ad un pericoloso punto a punto nel fortino gallaratese.

Il finale sembra premiare i padroni di casa, poi raggiunti dalle marcature di Antelli e Torgano. Sul 61-61, dopo il timeout, la palla finisce in post basso a Hidalgo, che sul raddoppio pesca in angolo Ielmini, bravo a realizzare il canestro del sorpasso lasciando solamente l’opportunità del catch and shoot alla Fulgor. Coach Quilici ferma la partita, sposta l’azione nella metà campo offensiva, ma l’uscita e il tiro immediato di Picarelli non trovano fortuna: vince 64-61 Gallarate.

«C’è solo da chiedere scusa, io per primo, per la prestazione scadente che getta al vento quanto di buono fatto nell’ultimo mese - commenta a fine partita coach Quilici. - Non tanto per i due punti, che comunque mancheranno alla fine della stagione, quanto per la prestazione slegata e apatica che abbiamo offerto. Gallarate ha vinto con merito, riuscendo a chiudere l’area con competenza, mentre noi non siamo mai stati in grado di accenderci, né davanti né dietro, dimostrando poca coesione e fame nei momenti decisivi del match. La cosa che mi amareggia di più è non essere ancora riusciti ad avere uno standard stabile di prestazione, specie in trasferta, dove purtroppo ci siamo mostrati fragili e meno combattivi di quanto questo campionato richieda. Bisogna ricomporre rapidamente il quadro, perché da ora in poi saranno quasi solo scontri diretti e il volto mostrato ieri non può essere più presentato».

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