Terza giornata di ritorno che mette in scena, per la formazione di Molino, la sfida interna contro la Futurosa Basket Trieste (sabato 29/1 ore 20,30 a Voghera), prima di due gare casalinghe consecutive che il calendario ha previsto per le giraffe; ospiti reduci dal rotondo successo ottenuto contro Vicenza, successo che ha permesso alle giuliane di conservare, in condominio con il Bcb Bolzano, il nono posto in classifica, posizione che garantirebbe, a fine stagione, la salvezza diretta evitando il trappolone ‘playout’.
Per le ragazze di Scala una prima parte di stagione che può essere considerata più che positivamente, anche in considerazione del fatto che parliamo sempre di una matricola che, oltretutto, ha praticamente mantenuto l’intelaiatura della squadra che lo scorso anno si era guadagnata con merito il salto di categoria, confermando quasi per intero il roster 2012-2022 (Croce, Sammartini, Cumbat, Streri, Carini, Castelletto, Miccoli, Grassi e Volpe) ed innervandolo con una paio di ingressi che rispondo ai nomi di Camporeale (classe 2001 del vivaio Reyer con alle spalle già alcune stagioni in A2) e della comunitaria croata Bosniak, anche lei 2001 ma con già una solida carriera internazionale alle spalle, sia a livello di club (Svizzera e Islanda) che di nazionale (ha preso parte ai campionati europei under 18 ed under 20).
Coach Scala può quindi disporre di una rosa che è un bel mix tra esperienza e gioventù; detto per inciso, tra l’altro, il vivaio triestino è tra i più floridi e competitivi, in ambito femminile, dell’intero panorama nazionale e quindi anche le under che scendono sul parquet hanno le qualità per reggere la categoria. Si presenta, quindi, una sfida non priva di insidie e pericoli per l’Autosped ed a mettere sull’attenti lo staff tecnico castelnovese e le giocatrici deve essere anche il ricordo della gara di andata; se è vero, infatti, che alla fine il divario tra le due compagini fu abbastanza è altrettanto vero che il punteggio dei singoli parziali invece racconta di una partita piuttosto combattuta con le giuliane in scia alle giraffe per almeno 30’ (alla penultima sirena Trieste era ancora a -10).
Anche perché, oltretutto, l’infermeria del Bcc non vuole saperne di svuotarsi ed anzi conta nuovi ingressi visto che oltre a Gatti, sottoposta ad ecografia in settimana per il problema al piede, coach Molino è alle prese anche con il problema muscolare accusato da Smorto a fine terzo quarto nel match di Villafranca; è da escludere l’impiego, sabato, del centro di Binago mentre per l’ala veneta si valuteranno le sue condizioni proprio in prossimità della partita per deciderne, o meno, la presenza. E’ invece possibile che possa rivedere il Ravelli che ormai da qualche tempo è tornata stabilmente a lavorare in gruppo e che sabato scorso ha effettuato per intero il riscaldamento pre partita con le compagne.
Al netto dei problemi di organico, però, l’Autosped deve vedere la gara di sabato come l’occasione per dare continuità, di gioco e risultato, alla buona prestazione fatta sul parquet dell’Alpo; a parte qualche sofferenza iniziale le ragazze di Molino con il passare dei minuti sono tornate a graffiare in difesa come ai bei tempi ed il buon lavoro fatto nella propria metà campo ha poi avuto riflessi benefici anche in fase offensiva, con la squadra che è tornata a tirare con buone percentuali sia dal perimetro che da vicino. Le altre formazioni di testa continuano a viaggiare spedite e senza dare segni di cedimento per cui è necessario restare attaccati a quel treno per mantenere intatta la possibilità di giocarsi tutto nella volata finale; voro è che mancano ancora undici giornate al termine della regular season e che quindi teoricamente può ancora succedere di tutto, però, per quanto possibile, è il caso di evitare di nuovi passi falsi.