Vehementia Tennis Team: Paolo Sacchetto sostiene il progetto

L'imprenditore di Lagnasco con la passione per il tennis e la condivisione del progetto VTT
Vehementia Tennis Team: Paolo Sacchetto sostiene il progetto

Passione per il tennis e condivisione del progetto targato VTT. Queste le note salienti che emergono dal dialogo con Paolo Sacchetto, impegnato professionalmente nell’azienda di famiglia (terza generazione con a fianco i cugini Alberto e Federico) che ha la sede proprio a Lagnasco a poca distanza dalla struttura TenniStadium nella quale opera la VTT: «Siamo vicini e sponsor di questa realtà sportiva perché come azienda ci piace essere accanto al nostro territorio capace di esprimere valenze sportive e di crescita della base come quella in oggetto».

Come è arrivato al tennis Paolo Sacchetto?
«In età avanzata, a 30 anni nello specifico, ma la passione è via via cresciuta. Devo conciliare gli impegni familiari e quelli d’impresa ma riesco in ogni caso a giocare da semplice amatore una o due volte la settimana. Grazie alla perfetta organizzazione della VTT mi misuro sempre con amici-avversari diversi e questo consente di stringere nuovi rapporti».

Vincente l’idea di portare i ragazzi al tennis andandoli a prendere a scuola e proponendo loro il pranzo in sede, quindi un dopo scuola di ottimo livello ed infine un tuffo nel tennis e nell’attività motoria di circa due ore
«Assolutamente – prosegue Paolo Sacchetto – e lo provo con mia figlia di 7 anni e mio figlio di 5. Entrambi apprezzano l’opportunità e tornano a casa stanchi ma appagati. Anche per questo abbiamo subito voluto condividere l’impegno nella veste di partner. Ritengo che lo staff della VTT sia composto da tecnici preparati in grado di seguire i diversi step che si legano alla costruzione anche di un giocatore. Tutto parte da un grande lavoro con i più piccoli e dalla formazione, tecnica e personale. La grande attenzione al momento educativo è a mio parere fondamentale».

La Sacchetto SPA è nata nell’ormai lontano 1946 per iniziativa del nonno di Paolo Sacchetto, Santino, nella veste di distilleria
«In principio – ricorda Paolo Sacchetto – si distillava la frutta. Negli anni ’80 si è passati al frumento. Questa scelta in un certo senso obbligata ha rappresentato la vera evoluzione e l’impegno nei settori alcool, amido e glutine. Nel 2012 abbiamo iniziato anche con la lavorazione del riso per l’estrazione dell’amido e della proteina. Ad oggi sono un centinaio i nostri dipendenti e supera i 50 milioni di euro il fatturato. Ben sette le certificazioni di qualità. Esportiamo in tutto il mondo, con l’Europa che rappresenta il nostro principale interlocutore».

Torniamo al tennis, a quale giocatore si ispira?
«Mi colpisce molto Matteo Berrettini, sia come tennista che come persona. Di grosso impatto il tennis di Djokovic che non mi è piaciuto però per le decisioni extracampo che ha preso nelle ultime stagioni».

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