Beinaschese: la festa di Natale del minibasket

Durante la serata si è svolta la premiazione della attuale serie B femminile, che nell'anno passato ha conquistato la promozione dalla serie C

Una festa minibasket speciale quella che si è svolta lunedì alla palestra Serao per celebrare il Natale da parte della Beinaschese Basket. Giochi, musica, allegria e colori hanno contraddistinto un bellissimo pomeriggio, in cui i bambini, e anche gli istruttori, hanno giocato, riso, gioito e festeggiato l'arrivo del Natale.

Tutto è iniziato con una festa per i più piccolini, contraddistinta da giochi a tema natalizio, chiasso, sorrisi e felicità. Gli istruttori, vestiti per l'occasione, hanno accompagnato i pulcini e scoiattoli in meravigliose avventure tra canestri e fantasia. A cavallo tra la festa dei più piccoli e quella dei più grandi, si è svolta la premiazione della attuale serie B femminile, che nell'anno appena trascorso ha conquistato la promozione dalla serie C,  e che nel pomeriggio di lunedì è stata premiata dal presidente Mauro Peretti e dal dirigente Enzo Tripodina.

Un bellissimo momento che ha visto i bambini partecipare entusiasti dagli spalti. Nella seconda parte della festa, un buonissimo rinfresco per tutti i mini atleti, prima del torneo che ha visto fronteggiarsi squadre miste composte da aquilotti e istruttori e che ha visto vincere la felicità e i sorrisi.

All'interno della festa è stato allestito un banchetto merchandising, il cui ricavato sarà destinato al reparto di oncoematologia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita, ed ancora una volta i genitori degli atleti Beinaschesi e lo staff tutto, hanno risposto con l'enorme cuore che da sempre li contraddistingue.

Contentissimo il Responsabile Minibasket Roberto Sivolella che afferma: «Abbiamo sempre messo il cuore prima di tutto, ed è bellissimo vedere tanta sensibilità ed empatia da parte di tutti i genitori. Crediamo fortemente che tramite i piccoli gesti di tutti si possa rendere il mondo un posto migliore. Grazie ai papà, alle mamme, alla società e grazie a noi stessi ed ai nostri genitori per averci insegnato che la felicità è reale solo se condivisa».

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