GPadel: presentato il nuovo centro a Torino

La presentazione del progetto affidata all'imprenditore piemontese Armando Calvetti. Sabato e domenica Open Day per conoscere la struttura
GPadel: presentato il nuovo centro a Torino© Gianni Minozzi

Un vulcanico imprenditore piemontese, Armando Calvetti, insieme a Lorenzo Veglia, ha dato vita ad un progetto nel mondo del padel che si distingue per l’obiettivo di fondo: «L’idea è stata quella di portare il concetto di network nell’ambito degli sport giocati – sottolinea Calvettial fine di far vivere ai nostri clienti un’esperienza unica nel mondo del padel. Così è nato il progetto GPADEL che guarda all’oggi ma anche e soprattutto al domani. Il primo centro lo abbiamo aperto a Borgaro Torinese nel gennaio di quest’anno con 4 campi coperti realizzati all’interno di un capannone nell’area industriale della cittadina, un po’ sullo stile ispanico. Il secondo centro ha preso forma a Leinì a metà febbraio e vede la presenza di 5 campi da padel tradizionali, più un singolo ed un campo da pickleball. Ed ancora due campi di beach-volley coperti e riscaldati. L’area complessiva a Leinì è di 4000 metri quadrati, quella di Borgaro di 1500. E’ stato aperto un terzo centro a Bruino con 5 campi da padel e oggi siamo qui per dare il via alla quarta nostra struttura, nel cuore pulsante di Torino, in via Cesana 17. Apriremo prossimamente anche a Settimo Torinese».

La presentazione si è svolta questa mattina presso la sede del nuovo centro, alla presenza dei vertici del Progetto GPADEL e di alcune autorità politiche del Comune di Torino e della Circoscrizione 3, oltre a quella del presidente del Comitato Piemontese della FIT, Vito Di Luca. Unanime il coro di consensi circa l’iniziativa che risponde all’esigenza di portare sempre più persone allo sport e contribuire alla riqualificazione dell’area, operazione in pieno svolgimento. Chiara la filosofia alla base di tanto impegno e dell’imponente investimento targato GPADEL: «Proporre ai nostri soci una serie di circoli con le stesse caratteristiche e puntare molto sui servizi. Non mancano infatti l’area bar e quella del pro-shop con la possibilità di acquistare tutto il materiale occorrente per entrare in campo. La tessera associativa di base è di 5 euro, puramente simbolica e legata al discorso assicurativo. Poi esistono tante altre formule di abbonamento personalizzato ma la volontà primaria rimane quella di portare sempre più gente a fare sport, con in primo piano i concetti di divertimento e aggregazione. Il padel è naturalmente votato come specialità a dare al suo pubblico questo tipo di realtà ed è anche per tale motivo che è esploso negli ultimi anni».

Nei centri già aperti, e sarà così anche negli altri, spiccano la presenza di una scuola padel e di un responsabile dell’attività, con particolare attenzione ai bambini: «Il nostro intento è quello di contribuire alla creazione di un movimento padel sempre più forte e importante nella nostra regione. Si costruisce per il futuro forti dei risultati ottenuti in questi primi mesi che sono andati al di là delle più rosee aspettative».

Costruzione che è in piena sinergia con il grosso sforzo che sta facendo nel settore la FIT: «La nostra volontà è quella di essere al fianco della Federazione e supportarla nell’opera che sta facendo di diffusione del padel. Non credo che si vada a togliere giocatori al tennis, piuttosto grazie a questa nuova realtà si portano nei centri persone che non avevano mai fatto sport o l’avevano per molte ragioni abbandonato».

Non manca neppure l’attenzione circa l’organizzazione di tornei: “In prima battuta – ha proseguito Calvetti, ex 2.a categoria nel tennis e adesso nel padel – abbiamo iniziato a lavorare dalla base con i tornei TPRA federali. Nel prossimo futuro, inizieremo con le attività agonistiche con squadre per partecipare ai vari campionati. Tutto però deve partire dalla base e dal coinvolgimento e su questo stiamo operando. Nel 2023 stiamo pensando di alzare il livello delle organizzazioni dando vita nei nostri centri ad un circuito Open mettendo in campo dei giocatori di caratura».

Foto © Gianni Minozzi

In materia di ampliamento ecco un’altra anticipazione: «Entro la fine del 2023 puntiamo ad avere dieci centri in totale e con un’unica tessera tutti i nostri soci potranno frequentarli». Nel logo GPADEL domina la G e campeggia un gorilla: «La G perché è l’iniziale di “gioco e ci è piaciuta come forma di presentazione. Il gorilla è in un certo qual senso rafforzativo del concetto di fondo».

Si pensa dunque ad offrire divertimento ma anche l’impegno sociale è in primo piano: «Collaboriamo regolarmente con alcune ONLUS e fondazioni per supportare la ricerca e, infatti, sabato 12 Novembre ospiteremo qui in Via Cesana la Fondazione Veronesi per un torneo il cui ricavato andrà totalmente per la ricerca sul tumore al seno».

In via Cesana 17 sono sei i campi da padel di ultima generazione super-panoramici, tutti coperti e illuminati, oltre ad un ampio parcheggio privato. Nuovi anche gli spogliatoi. Tutto è pronto per raccogliere un’utenza desiderosa di iniziare o affinare una grande avventura in una specialità sempre più emergente e al pari consolidata, come ha testimoniato la recente ufficialità dell’annessione anche nel nome alla Federazione Italiana Tennis. Il responsabile del centro GPADEL di Torino è Elia Purita: «Siamo pronti a partire anche qui certi di poter dare un servizio di qualità ai nostri giocatori di padel, più o meno esperti. Lo staff è di alto livello, in ogni sua componente e desideroso di affrontare questa nuova e motivante sfida». Da sabato spazio ad un fine settimana Open per conoscere la struttura con tutte le sue valenze.

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