È una grande Oleggio quella che batte una Fulgor Basket poco lucida in attacco e un po’ troppo permissiva in difesa. L’avvio sorride ad una Oleggio perfetta al tiro, la Fulgor risponde con Torgano e Antelli, ma le triple di Colussa e gli uno contro uno di Maruca e Restelli creano vantaggi per i compagni: 30 a 21 dopo un quarto. La seconda frazione scava il solco decisivo, la Paffoni trova energia e punti da Markovic, ma pasticcia troppo e concede altrettanto. Il 72,3% al tiro della Mamy fa il resto e alla pausa lunga è 55-36 per i biancorossi di casa. Nella ripresa prova a scuotersi Omegna, ma Oleggio resiste, si chiude in difesa e sfrutta il cronometro a proprio vantaggio, respingendo i tentativi di rimonta di Minoli e compagni. Nell’ultima frazione la Fulgor si gioca la carta della pressione, ma affidandosi all’esperienza di Maruca e ad una buona circolazione di palla Oleggio mantiene le redini del match chiudendo sul 79-72.
Così a fine partita coach Quilici: «C’è molto dispiacere, non è stata una buona partita fin dall’inizio. Devo però congratularmi con gli avversari, che hanno giocato un ottimo match. La squadra ha fatto più di un mese di lavoro fantastico con impegno con dedizione e spirito di sacrificio, speravamo di essere più pronti per questo appuntamento, ma non ho nulla di cui potermi lamentare. Oleggio ha meritato di vincere, riuscendo a imporre tutto quello che è nelle sue corde con grande energia e qualità. Nella prima metà ha attaccato uno contro uno e creato tante situazioni favorevoli sul perimetro, specialmente con Colussa, e ci siamo disuniti dietro e fatto confusione davanti, scavandoci un po’ la fossa da soli. Di fronte a una sconfitta come quella di ieri, come allenatore posso solo assumermi la responsabilità di quello che è successo, capire perché abbiamo giocato così male e aiutare i giocatori a fare meglio. Nella seconda parte ci abbiamo provato con maggiore costrutto, ma è chiaramente stata una partita dove niente è andato nel verso sperato e questo lascia pensare che abbiamo pagato più del dovuto la tensione dell’esordio. Andremo in palestra, guarderemo il video e lavoreremo per risolvere i problemi che abbiamo mostrato. Con fiducia. Non c’è altro modo».