Il sogno americano di Etinosa Godwin Oliha si è avverato. Da Asti a Las Vegas per diventare un grande del pugilato. Un segno del destino per chi ha cominciato ad amare ring e guantoni grazie a Sylvester Stallone nei panni di Rocky Balboa e che ora, nella patria della boxe, cercherà di costruirsi una carriera da campione. Il talento c’è come l’animus pugnandi. Così si spiega la rapida ascesa del peso medio Etinosa. Classe 1998, nato a Torino da una famiglia di origini nigeriane e trasferitosi ad Asti a 5 anni, “El Chapo”, così è soprannominato per la sua rapidità, scopre il pugilato nel 2012 nella città del Palio durante l’evento “Sport in piazza”.
Qui viene notato da Davide Greguoldo, proprietario della palestra Skull Boxe Canavesana, che vede in Etinosa qualità da pugile vero: è veloce, schiva i colpi con naturalezza, è aggressivo e ha un destro da ko. Dopo 5 mesi di allenamenti è già pronto per i match ufficiali. Nei 4 anni nel dilettantismo, Etinosa ha vinto il trofeo Italia “A. Mura” e si è laureato campione italiano Youth. A 19 anni il passaggio al professionismo.
Nel 2018 conquista la cintura WBC Italia dei medi e nel 2020 ad Asti diventa il più giovane campione italiano di sempre nella sua categoria di peso, eguagliando un certo Nino Benvenuti: titolo che ha difeso con successo due volte. Il suo record tra i “pro” è di 15 vittorie su altrettanti match di cui 6 per ko.
«Ho investito tutto me stesso nella boxe - spiega Etinosa - . Da dilettante, per mantenermi ho sempre lavorato. Ho fatto il manutentore meccanico e l’elettricista. Ho due idoli: Floyd Mayweather per lo stile e Manny Pacquiao per la ferocia agonistica che gli ha permesso di arrivare in cima al mondo partendo dal nulla. Mi ritrovo nella sua fame di emergere».
El Chapo hanno dato la parte finora a sei stage negli Stati Uniti, gli ultimi due dei quali a Las Vegas gli hanno svolta alla sua carriera. Nel 2020 è stato, infatti, sparring partner di Badou Jack, campione del mondo WBC e WBA dei supermedi e dei massimi leggeri, e di Caleb Plant, campione iridato IBF dei supermedi, frequentando palestre di fama come la City Athletic Boxing e la Mayweather Boxing Club.
IL CONTRATTO
Al termine dell’ultima sua esperienza oltreoceano, a fine 2021, Etinosa ha firmato un contratto con il manager Armin Van Damme della City Athletic Boxing. Si tratta di un co-management con Mario Loreni della Promo Boxe, organizzazione professionista italiana, che permetterà a El Chapo di allenarsi e combattere negli USA e avere uno stipendio.
«La boxe a Las Vegas - aggiunge Etinosa - è qualcosa di speciale. Puoi fare sparring ad altissimo livello. Le strutture sono pazzesche. A febbraio tornerò in Nevada per il training camp in vista del match di esordio in primavera. L’obiettivo? Una chance per il titolo europeo».
Certo delle possibilità del suo allievo è Davide Greguoldo. «Etinosa non ha paura di scambiare, possiede forza fisica, si esalta nella lotta».
Per Greguoldo, il suo socio Alessio Furana e la presidentessa della Skull Boxe Canavesana, Maria Fiori, il 2021 è stato un anno d’oro. La palestra astigiana ha vinto, infatti, un altro titolo italiano con Nourdine Hassan nei superpiuma. «Non male – dice Greguoldo – per una città di 70mila abitanti. Dal 2015 al 2017 siamo stati la società numero uno del ranking federale. Abbiamo 400 iscritti. Per i più giovani c’è il progetto “Ring for dreamers”. Dai 6 ai 12 anni frequenti la palestra gratis a patto di avere una bella pagella e un’ottima condotta. Ci teniamo a far passare il messaggio che la boxe non è uno sport violento, anzi insegna la disciplina e il rispetto. Etinosa è un esempio: è un ragazzo umile e composto, che fa vita da atleta. Il premio di atleta piemontese 2021, consegnatogli dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, è stato per lui una consacrazione».
L'INIZIATIVA DELLO SPONSOR
958 Santero, azienda di spumanti che ha vigneti e cantine tra Santo Stefano Belbo e Canelli, entra nella boxe professionistica. Il marchio piemontese, infatti, è diventato sponsor di Etinosa Oliha, detto El Chapo, il pugile astigiano 23enne, campione italiano dei pesi medi.
Spiega Gianfranco Santero, presidente della 958 Santero: «La nostra azienda è da sempre al fianco dei campioni dello sport che veicolano i valori più alti delle loro discipline. El Chapo, che ho conosciuto personalmente, è un ragazzo che ha le carte in regola, come atleta e come uomo, per essere un grande sia sul ring che nella vita».

A El Chapo, che ha firmato un contratto per combattere negli USA, sarà abbinato a breve un prodotto griffato 958 Santero: dovrebbe trattarsi di un cocktail energetico analcolico. «Essere al fianco di Etinosa sarà anche un modo per portare il nostro stile di produttori di bollicine piemontesi in America e nel pugilato con un prodotto a zero alcol» aggiunge Gianfranco Santero.
958 Santero è stata fondata dalla famiglia Santero nel 1958 e si è specializzata nella produzione di vini e spumanti oggi distribuiti in tutto il mondo, oltre a essere presente nel mercato dei cocktail e degli aperitivi. A sostenere Etinosa ci sono anche diversi altri sponsor. Un ruolo fondamentale nella crescita sportiva e professionale del pugile astigiano lo svolgono sia il suo maestro, Davide Greguoldo, sia l’avvocato penalista Davide Gatti, esperto in diritto e giustizia sportiva che cura gli aspetti legali e di marketing dell’atleta della Skull Boxe Canavesana.