Volley Savigliano, derby sabaudo amaro

Gara combattuta in ogni set, ma nonostante tutto è mancato l'atteggiamento giusto

­L’annus mirabilis (e il girone di andata) del Volley Savigliano si chiude all’insegna della delusione per un pacco vuoto di punti sotto l’albero. Minimi gli scarti. Severo il verdetto. È la dura legge della pallavolo. Metti pure che Parella, recuperati gli effettivi, sta venendo fuori e di qui alla fine farà di tutto (agonisticamente parlando) per toccare la battigia della salvezza; ma è indubbio che, sull’esito dello scontro diretto in salsa sabauda, abbia influito la coperta corta e poi cortissima del Monge Gerbaudo nel reparto bande: a Garelli lasciato precauzionalmente a casa (e per lo stesso motivo non allenatosi nell’ultima settimana) e al giovane Bergesio infortunato ad una mano, in corso d’opera, nel secondo set, si è aggiunto capitan Bossolasco, di nuovo fermato dal ginocchio dolorante. Al suo post Jack Ghibaudo, cui non si può certo rimproverare la mancanza di spirito di adattamento e di abnegazione: 8 punti e 6.2 di valutazione come Vittone, i più alti tra i biancoblù.

Tutti risolti nel finale i tre parziali, dopo che gli ospiti sono quasi sempre riusciti a rimanere aggrappati alla partita come nel secondo, dal 20-17 per Parella ai vantaggi dove l’ultima parola l’ha detta Richeri, il capitano dei torinesi, top scorer con 19 punti ed MVP con 6.5 di valutazione; nel terzo (di Trojanski il match point, 13° personale), il 14-17 per Savigliano è stato un fuoco di paglia come il 19 pari firmato da Dutto.

Le statistiche finali certificano il bottino pieno della formazione torinese, che ha ricevuto meglio (60% di positiva vs 48%, 49% di perfetta vs 37%), battuto meglio (9 ace vs 2 a fronte di 10 errori vs 9), prevalso anche in fatto di punti diretti a muro (9 a 7). E nelle percentuali di attacco: 48 vs 35.

La disamina di Roberto Bonifetto, configurandosi come un bilancio di metà stagione, oltrepassa il perimetro della sfida con Parella: «Bossolasco si era allenato pochissimo e non lo avrei rischiato. L’impiego di Ghibaudo come schiacciatore-ricevitore l’avevo previsto: al netto dei 4 ace presi in due set, Jack ha fatto stravedere. Ciò premesso, non sono per nulla soddisfatto dell’atteggiamento collettivo, abbiamo fatto veramente poco per superare le difficoltà. Nelle situazioni emergenziali non basta fare il proprio compito, bisogna avere gli occhi della tigre».

Non solo per la componente mentale, anche sul piano tecnico Bonifetto impugna la matita rossa: «Abbiamo dato loro poco fastidio in ricezione. Troppo morbido il nostro servizio. Non casca il mondo se si sbaglia una battuta. D’ora in poi non l’accetto più, esigo una battuta sempre aggressiva. Ovvio che in certi momenti va spinta e in altri no».

La matricola Savigliano non vince dalla nona giornata e nelle ultime tre gare è rimasta a secco. Ad oggi andrebbe ai play-out come quartultima (13 punti). «Con un organico sempre al completo, qualche punto in più ci poteva stare, ma anche altre squadre hanno avuto analoghi problemi – prosegue l’allenatore del Monge Gerbaudo -. La questione di fondo è che gli altri hanno margini di miglioramento maggiori perché hanno modo di lavorare di più, e questo alla lunga paga. Da qui al 31 dicembre ci alleneremo tre volte e riprenderemo il 2 gennaio, sperando nel frattempo di aver recuperato tutti o quasi».

VIVIBANCA TORINO - MONGE-GERBAUDO 3-0 (25-22, 27-25, 25-23)
Vivibanca: Gonzi, Fabbri, Corazza, Carlevaris, Genovesio, Brugiafreddo, Richeri, Trojanski, Valente, Cian, Orlando, Umek, Maletto. All. Simeon.
Savigliano: Gonella, Ghibaudo, Bossolasco, Gallo, Bosio, Ghio, Galaverna, Rabbia, Vittone, Cravero, Testa, Dutto, Manca. All. Bonifetto.

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