Analogie. Nel prepararsi a ricevere un’altra big del girone ovverola Videx Grottazzolina (questo sabato sera alle 20.30, diretta su legavolley.tv), in casa Monge Gerbaudo Savigliano la sensazione è quella di una vigilia già vissuta (con l’auspicio che in campo le cose vadano poi diversamente).
Il precedente è Abba Pineto, presentatosi al Pala San Giorgio di Cavallermaggiore furibondo dopo lo scivolone casalingo contro San Donà di Piave che gli era costato la temporanea cessione del primo posto. «Grottazzolina è arrabbiata a prescindere – esordisce coach Bonifetto – non solo perché reduce dalla sconfitta interna contro la Tinet Prata. È una squadra orgogliosa, grintosa, arcigna, con valori da prima della classe. E ha perso da un’avversaria che è a sette vittorie di fila. Dura per chiunque, in questo momento, battere i friulani».
Tinet che ha fatto il colpaccio «battendo fino alla morte. C’è anche da dire che la Videx giocava senza opposto di ruolo, e il fatto che abbia perso tre set ai vantaggi dimostra che, anche se spuntata, rimane un osso durissimo, e comunque finora non ne ha risentito granché. Non sappiamo chi troveremo dall’altra parte della rete, se Nielsen, il titolare, che sta recuperando dall’infortunio d’inizio stagione».
Bonifetto reputa Grottazzolina la formazione più esperta del campionato sulla scorta del numero di stagioni in A3 e A2 dei suoi giocatori. Il dossieraggio del roster non può non iniziare dal palleggiatore, Marchiani, 12 stagioni di fila in A (14 in totale ad oggi), al suo quarto campionato con la Videx. Come il libero Romiti, che le 14 stagioni in A le ha messe tutte in fila. Lo schiacciatore-ricevitore Vecchi: «Un normodotato che eccelle tra i giganti» lo descrive Bonifetto, e infatti: 25 anni, 185 cm, 1.755 punti. E ancora: i centraloni Cubito e Focosi, 2 metri e 02 entrambi.
«Loro molto forti da posto 4, giocano una palla veloce in banda, ma sono anche attrezzati al centro, sono organizzati e quadrati, completi. Complicatissimo affrontarli».
Un avversario forte, la Videx, ma anche un modello: «Sono come noi cerchiamo di essere, dobbiamo ambire ad essere come loro. Per caratteristiche ci somigliamo, certo loro sono di un altro livello».
L’allenatore del Savigliano chiude con uno sguardo alla sua truppa: «Stiamo bene, siamo sereni. Finalmente una settimana normale, avevamo accusato un po’ i ritmi frenetici degli impegni ravvicinati. Ma siamo grati alla società di averci messo nelle migliori condizioni possibili per sostenerli».