Igor lotta ma cede a Conegliano

Francesca Napodano: «Dobbiamo lavorare sulla continuità, i dettagli hanno fatto la differenza»

La Igor combatte ma esce sconfitta in tre set dal campo di Conegliano nella penultima giornata di regular season. Per due set pieni le azzurre hanno giocato testa a testa con le venete, imbattute da oltre un anno, salvo cedere nei finali di parziale; nel terzo poi, il tecnico Stefano Lavarini ha compiuto un’ampia rotazione della rosa, anche in vista della trasferta di Champions League che vedrà capitan Chirichella e compagne in campo martedì pomeriggio a Istanbul contro il Fenerbahce.

Conegliano in campo con Egonu opposta a Wolosz, Butigan e Folie centrali, Sylla e Adams schiacciatrici e De Gennaro libero; Novara con Hancock in regia e Smarzek in diagonale, Chirichella e Washington al centro, Bosetti e Herbots in banda e Sansonna libero.

Herbots parte forte (5-6 con un attacco e un muro su Folie) e le azzurre trovano il primo break con la fast di Washington (6-8) prima che Butigan a muro riporti le formazioni in parità (8-8). Il testa a testa prosegue fino al 13-14 (fast di Washington), prima del break veneto che vale il 16-14 con l’ace di Folie, mentre Lavarini ferma il gioco; Sylla sbaglia e Novara rientra (16-16) ma il muro subito da Bosetti (18-16) e l’attacco out di Chirichella (22-18) compromettono il parziale, con Daalderop che entra e va a segno (22-19) ma poi subisce il muro del 24-19. Nonostante il nuovo timeout di Lavarini, Egonu fa 25-19 in parallela.

Il ritmo si alza, Herbots chiude in diagonale uno scambio infinito (2-2) e dopo una fase giocata punto a punto, Novara scappa via sul turno in battuta di Hancock: l’americana trascina le azzurre fino al +5, firmando il suo ace (8-13) numero 50 (nuovo record “all time” di ace in stagione regolare). Santarelli manda in campo Hill per “quadrare” la seconda linea, Butigan riavvicina le venete sull’11-13 ma Novara torna a correre e ristabilisce le distanze sul 13-18 con la pipe di Bosetti. Il turno in battuta di Hill, però, cambia l’inerzia: Conegliano trova un 7-0 che vale il 20-18, complici i troppi errori delle azzurre, cui replica poi Washington con due ace in successione per il 22-22. Sul più bello, Novara si inceppa: Bosetti commette fallo in attacco, Chirichella spara out (24-22) e Conegliano chiude di slancio, 25-22.

Lavarini attua un ampio turnover con Battistoni in regia e Zanette opposta, Bonifacio al centro, Daalderop e Populini in banda e Napodano libero e in attesa di trovare nuovi equilibri, Novara va sotto 5-1 con l’ace di Hill. Zanette e Daalderop reagiscono (6-4, poi 7-6), Populini e un ace di Battistoni (10-9) tengono in scia le azzurre prima del break delle venete che vale il 14-10. Novara prova a rimanere in partita (18-14) ma con un po’ di fortuna Conegliano allunga ulteriormente 21-15 con il servizio vincente di Butigan e nonostante Bonifacio sia l’ultima ad arrendersi (24-17, primo tempo), la diagonale di Hill chiude i conti sul 25-18.

Francesca Napodano (libero Igor Gorgonzola Novara): «Ci è mancata la continuità: abbiamo sbagliato in alcuni momenti le cose più semplici, cosa che alla fine ha fatto la differenza. Abbiamo fatto bene per larghi tratti della gara, tenendo testa a una squadra fortissima come Conegliano e da questo punto di vista possiamo essere soddisfatte ma certamente dobbiamo lavorare sulla continuità. Stasera ci riposiamo, poi ci concentreremo sulla partita di martedì che per noi è importantissima. Vogliamo andare avanti in Champions League e per farlo sarà importante portare a casa un risultato positivo in Turchia».

Imoco Volley Conegliano – Igor Gorgonzola Novara 3-0 (25-19, 25-22, 25-18)
Imoco Volley Conegliano: Caravello, Eckl ne, Gicquel ne, Butigan 7, Folie 11, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Adams 4, Gennari ne, Wolosz 1, Hill 7, Sylla 10, Egonu 16, Fahr (L) ne. All. Santarelli.
Igor Gorgonzola Novara: Populini 2, Herbots 8, Napodano (L), Zanette 2, Battistoni 1, Bosetti 3, Chirichella 1, Sansonna (L), Hancock 2, Bonifacio 2, Tajè, Washington 12, Smarzek 4, Daalderop 4. All. Lavarini.
MVP Kimberly Hill.

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