Abet Basket Bra rinuncia alla serie C

È tempo di scelte che guardano al futuro, tutte le risorse verranno investite nel settore giovanile e nel minibasket

Una scelta sofferta ma doverosa. Abet Basketball Team 71 Bra rinuncia a partecipare al campionato di C Gold per la stagione in corso, quella non ancora cominciata per l’esplodere della seconda ondata della pandemia ma ora disegnata dai vertici della FIP regionale, con i protocolli emessi dalla Federazione Italiana Pallacanestro. Al termine fissato dal Comitato Regionale Piemonte alle ore 13 di lunedì 8 febbraio 2021 risultano essere 6 le squadre che hanno rinunciato ed altrettante quelle che hanno confermato la partecipazione.

Al di là dei numeri, non è stato semplice decidere di rinunciare alla prima squadra, fiore all’occhiello della società in termini di risultati sportivi ottenuti sul territorio regionale in questi ultimi anni. Un dispiacere disperdere l’impegno, la dedizione e la passione di coach Lazzari e dei suoi ragazzi tra fine estate e inizio autunno in preparazione di una stagione che avrebbe potuto essere ricca di soddisfazioni per tutto l’ambiente, dai dirigenti allo staff tecnico, ma soprattutto per i ragazzi, oltre che per gli appassionati sugli spalti del Palazzetto dello Sport.

La scelta però ci è sembrata quella più naturale ed è arrivata, seppur tra mille domande e dubbi, al termine di una lunga valutazione. Il protrarsi della legislazione emergenziale relativa alla pandemia unita all’incertezza e alla imprevedibilità economica che ne consegue ci hanno portato a prendere questa decisione.

Una scelta sofferta ma doverosa. Prima di tutto partecipare a questo campionato non sarebbe stato sicuro per la salute dei giocatori e dello staff. Ad oggi non c’è la possibilità di garantire una adeguata sicurezza sanitaria, nonostante i tamponi rapidi settimanali previsti dal Protocollo Sanitario, su cosa succede in caso di positività di un giocatore e di un membro del gruppo squadra: persone che hanno un lavoro e una famiglia e che complicherebbe non solo l’attività sportiva ma anche la vita quotidiana di ciascuno. Non ci sembra inoltre opportuno partecipare a un campionato che durerà poco più di tre mesi che, tra l’altro, fatto non primario ma non trascurabile, avrebbe avuto costi non indifferenti, molto simili ad una stagione intera di nove mesi.

«Seppure il Comitato Regionale Piemonte abbia dato alle società la possibilità di ricominciare osservando i protocolli stabiliti dalla FIP e ha raccolto le adesioni al campionato tra le squadre di C Gold – dichiara il Presidente Gianfranco Berrino - noi abbiamo deciso di rinunciare. A monte di questa scelta ci sono tanti motivi, a partire dall’incertezza sul futuro oltre che per le tante, troppe difficoltà a organizzare i controlli sanitari in occasione dello svolgimento dell’attività sportiva; poi la situazione contingente dal punto di vista sanitario, prima di tutto, ma anche da quello economico. Una decisione sofferta, però ben ponderata. Con la consapevolezza che il cammino non si è concluso, ma solo interrotto. Nelle prossime settimane inizieremo già a pianificare la stagione 2021/22, ipotizzando costi e possibili risorse a disposizione. In questi mesi ci dedicheremo completamente al settore giovanile e alle attività di minibasket. Abbiamo in cantiere diversi progetti per far crescere questo comparto, ma anche idee e iniziative per far crescere tutta la società. Ci sentiamo in dovere mettere a disposizione dei nostri giovani atleti le risorse per recuperare un anno perso, per farli crescere sotto l’aspetto sportivo e umano. Stiamo attraversando un periodo davvero complesso, nella tragedia di questa pandemia c’è un esercito silente di adolescenti che ha bisogno di sostegno. Noi crediamo che lo sport possa essere un importante presidio educativo e su questo vogliamo investire. Bambini a adolescenti stanno pagando il caro prezzo di un anno senza sport e senza relazioni, con ripercussioni sulla loro salute e sul loro benessere sia fisico che mentale. Investiamo per loro, per dare ai giovani e ai giovanissimi la possibilità di fare attività sportiva, in sicurezza e seguiti da uno staff preparato: una sfida importante sia dal punto di vista sportivo che culturale».

«La pandemia ha cambiato le nostre vite e ha colpito pesantemente anche il mondo dello sport, aggiunge il Vicepresidente Roberto Burdese. Le conseguenze della crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria peseranno per anni soprattutto sull’attività amatoriale. Noi crediamo che oggi sia il tempo di scelte che non guardano all’oggi ma provano a darsi un orizzonte lungo: la nostra priorità sono i giovani e la salvaguardia della fondamentale funzione sociale che lo sport può svolgere. Siamo convinti del fatto che dedicare tutte le nostre energie a questa priorità sia anche il modo migliore per tornare presto a essere protagonisti tra i seniores, con una prima squadra all’altezza della cinquantennale storia dell’Abet Basketball Team 71 Bra».

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