TORINO - Piacenza torna al lavoro con un dilemma da risolvere. Sono già finiti i botti? Il gioco di parole riprende un fortunato titolo di un quotidiano sportivo che salutò la vittoria degli emiliani, alla prima uscita dopo l’esonero di Lorenzo Bernardi. Vittoria in casa di Trento per 3-1 mostrando compattezza e carattere, magari sfruttando anche una fase di stanchezza dell’Itas che non deve sorprendere. Radioso per quel successo il neo tecnico Massimo Botti e da qui il titolo fortunato. Se il tecnico avesse fatto Botto di nome allora “Piacenza fa il Botto”, essendo Botti è diventato “Piacenza che Botti”. Bene. Solo una settimana dopo è arrivata la sconfitta a sorpresa, in casa, contro l’ultima della classe, Siena. I biancorossi hanno giocato a corrente troppo alternata faticando in attacco ma anche in difesa dove sono caduti troppi palloni difendibili. Perso malamente il primo set per un paio di errori sul finire, vinto il secondo in maniera agevole i biancorossi nel terzo si sono trovati avanti anche di diverse lunghezze (17-12, 23-20), hanno avuto il set point a disposizione ma ai vantaggi hanno lasciato spazio ai toscani. E nel quarto nonostante otto match ball annullati sono capitolati sul filo di lana.
COGLIERE L'ATTIMO
Una sconfitta spiazzante per come è matura e per l’avversario. Spiazzante anche perché si configura come l’ennesima occasione, sprecata, per fare un balzo avanti in classifica. Non così Monza che in classifica è dietro ma ha approfittato di una Civitanova in chiara difficoltà per fare un passo avanti. Finiti i botti di Piacenza? Il calendario ci prova gusto a mettere pepe nel campionato e propone sabato la trasferta a Monza. Proprio contro la Vero Volley che è uscita galvanizzata dal turno precedente. Soprattutto ha dimostrato di essere, forse squadra più operaia, ma anche pronta a cogliere le occasioni che il cammino le offre. La gara casalinga con Piacenza potrebbe essere l’occasione giusta per fare un altro salto. Ai biancorossi questa volta serviranno davvero i botti.