Padova mette Davide Saitta in regia

La formazione di Cuttini potrà contare nel prossimo campionato sull'esperienza del palleggiatore catanese reduce da due stagioni a Vibo Valentia

PADOVA- Sarà l'esperto Davide Saitta, trentacinque anni e tanta esperienza maturata in Italia e all'estero, il nuovo regista della Kioene Padova. Il palleggiatore catanese si trasferisce in Veneto dopo due stagioni vissute a Vibo Valentia. Nella sua carriera, oltre ad aver militato diversi anni in SuperLega, vanta numerose presenze in azzurro. Con la Nazionale, infatti, è stato vice campione d’Europa nel 2013 mentre in Francia ha conquistato una Ligue A (il massimo campionato).

LE PAROLE DI DAVIDE SAITTA-

« Sono molto felice di arrivare a Padova. E’ un gruppo che l’anno scorso è stato il più giovane del campionato e ha dimostrato di avere la giusta mentalità. Personalmente mi sento a mio agio con i giovani, hanno entusiasmo e mi danno tanta energia. La cosa importante è che abbiano voglia di mettersi in gioco e di esprimersi al meglio. Di certo ci faremo trovare pronti per la nuova stagione, lavoreremo sodo sempre con umiltà, per mettere gli obiettivi della squadra sempre al primo posto ».

Da avversario, che impressione hai avuto di Padova?

« Ho il ricordo di una squadra che non molla mai e che poteva battere chiunque. In particolare alla Kioene Arena ricordo che il pubblico è molto vicino alla squadra: questo è un fattore che può incidere molto nel corso delle partite. Quello che dovremo essere bravi a fare l’anno prossimo sarà trovare un livello medio costante, al di sotto del quale non dovremo scendere, che ci permetta di raggiungere l’obiettivo della salvezza ».

Cosa ti aspetti personalmente dalla prossima stagione?

« Sicuramente ricevere entusiasmo dai compagni. Per me questa è linfa vitale e mi dà più forza per giocare, migliorare e affrontare i limiti senza nascondersi in modo da aiutare la squadra ».

Qual è il primo messaggio che vuoi lanciare ai tuoi nuovi tifosi?

« Spero di vederli numerosi! Non vedo l’ora di festeggiare le vittorie con il nostro pubblico. Mi auguro che siano vicini alla squadra in ogni momento, sia nei momenti belli sia in quelli più complicati perché avremo bisogno di loro ».

Uscendo per un attimo dal nostro Paese, tu hai giocato 4 anni in Francia, quali sono le differenze principali tra il campionato e italiano e quello francese?

« In generale si vive la pallavolo in maniera diversa rispetto all’Italia. Quello francese è un campionato più equilibrato, con meno pressione. Il nostro, essendo il più ambito e il più competitivo del mondo, richiede la massima concentrazione sotto tutti i punti di vista perché il livello è altissimo ».

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